Barberinos – Mamacrowd – approfondimento

Barberino’s: Italian Lifestyle

Barberino’s è un marchio 100% made in Italy che ha trasformato una semplice necessità (tagliarsi i capelli o radersi) in “un’esperienza di lusso ad un prezzo accessibile”, è scritto nei documenti di presentazione. Con Barberino’s andare dal barbiere diventa uno status symbol. Riconosciuti per gli alti standard di qualità, professionalità e igiene, il team Barberino’s – leggiamo sempre dal prospetto informativo – ha sviluppato una propria linea di prodotti private label D2C per il segmento della tolettatura maschile di alta qualità.
Barberino’s dichiara di essere in costante crescita ed espansione.  Più di 29 mila clienti hanno scelto la qualità dei loro servizi e prodotti e continuano a farlo con più di 3.500 servizi erogati ogni mese.
Al momento la catena conta 6 punti vendita, di cui 4 a Milano e 1 a Padova e a Brescia. Attualmente i barbieri impiegati nei negozi Barberino’s sono 23. “Il modello di business utilizzato sfrutta la forte fidelizzazione dei clienti basata su servizi di alta qualità per sviluppare il suo Digital Native Vertical Brand, promuovendo la vendita di prodotti correlati ad alta marginalità, sia nei negozi fisici che attraverso lo shop online”, spiegano i promotori del progetto.

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Team Barberino’s

I due fondatori e amministratori Barberino’s sono Michele Calligari e Niccolò Bencini.
Il primo ha avuto esperienze precedenti in molte aziende di Ricerca Azionaria, Investimenti Bancari, Istituti Finanziari e Consulenza Gestionale; il secondo, invece, ha esperienze pregresse come consulente gestionale presso Unicredit e nel campo del digital marketing.
Il direttore operativo è Marta Massimi, giovane laureata in Scienze Umanistiche, mentre il settore marketing e data analyst è affidato a Federico Bruschi che vanta un’esperienza precedente presso La Gazzetta dello Sport come stagista addetto al marketing. La graphic designer di Barberino’s è Eleonora Barilà, grafica e fotografa, e il barber professor è Ivan Consolo, formato al centro studi ITIS (Istituto Tecnico Commerciale) a Evry in Francia. A quanto pare nessuna figura coinvolta nel progetto risulta avere una qualifica specifica nel campo dell’estetica e della barberia, almeno da quel che è stato possibile verificare online. 

Obiettivi raggiunti negli anni

I negozi Barberino’s stati indicati tra i posti da visitare dalle guide più autorevoli, come Lonely Planet e Monocle City Guide. Giornali nazionali e internazionali, come Wall Street Journal e Vanity Fair, hanno esaltato la qualità del servizio e del nuovo approccio al settore delle barberie. “In una stradina acciottolata di Milano, ho avuto il miglior taglio di capelli della mia vita […] Con l’aiuto di Google, ho trovato Barberino’s, un negozio vintage con un ordinato pavimento piastrellato, ripiani in marmo…”, così scrive un giornalista sul Wall Street Journal.
Sui social contano una community di circa 20.000 followers, non particolarmente folta se si considera il giro d’affari sviluppato.
È probabile che la gestione social non sia tra le priorità del management. Con il Barber Corner itinerante sono stati partner di brand globali come WeWork, Porsche, Berluti, Larusmiani, Remington. Hanno aiutato la Movember Foundation con la sua attività di beneficenza durante il Gran Premio di F1 di Monza.
Da registrare l’aumento del capitale sociale, a pagamento, da nominali euro 52.001,00 a massimo nominali euro 62.001,19. Il sovrapprezzo è pari a massimi euro 989.999,81 mediante l’emissione di nuove quote di categoria “A” e “B”.

Le partecipazioni dell’offerta non sono garantite da patti di riacquisto né da fondi di garanzia e non sono ammesse alla negoziazione in mercati regolamentati né in altri sistemi di negoziazione multilaterale. Ciò le rende strumenti finanziari altamente illiquidi, soggetti ad elevata difficoltà di disinvestimento e smobilizzo.

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