Flowdron – Opstart – approfondimento

Flowdron è una startup innovativa nata con l’obiettivo di creare il più grande mercato verticale di droni al mondo, facilitando l’incontro tra dronisti e utilizzatori del servizio.
Opstart presenta il progetto con un “premoney” di 500.000 euro con scadenza il 31 ottobre 2020. Agli investitori è richiesto un ordine minimo di 250,00 euro.
La richiesta di capitalizzazione va da un minimo di 50.000 euro ad un massimo di 200.000 euro.
Fino ad oggi sono stati raccolti 66.100 euro per un totale non reso noto di investitori.
Se il progetto riuscirà a raggiungere l’obiettivo minimo, verranno investiti 35.000 euro nel marketing con quattro video di presentazione sulla rete Mediaset Canale 5; invece, 15.000 euro verranno investiti nello sviluppo prodotto e in una nuova versione 2.0.

Se il progetto raggiungerà 200.000 euro o più, verranno investiti 70.000 euro nel marketing con ben sei video di presentazione su Canale5 attraverso campagne social mirate; i restanti 30.000 euro verranno investiti nello sviluppo prodotto e in una versione 3.0.
Previsto un beneficio fiscale del 50% sul capitale investito per le persone fisiche che investono fino a un massimo di 100.000 euro annui nell’impresa. Oltre questa soglia e per le persone giuridiche, il beneficio fiscale ammonta al 30% del totale investito. Con un investimento di almeno 15.000 euro, invece, si può diventare socio ordinario di classe A con diritto di voto in assemblea.

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Le quote

Le quote  sono divise in due categorie, “A” e “B”, dotate delle seguenti caratteristiche:

  • quote di categoria “A” assegnate ai soci fondatori e sottoscrittori di aumenti di capitale per un importo nominale pari o superiore 15.000 euro e dotate di tutti i diritti, amministrativi ed economici;
  • quote di categoria “B” assegnate ai sottoscrittori per un importo nominale inferiore a 15.000 euro e  prive del diritto di voto. La visura camerale dell’offerta è stata estratta dal Registro Imprese in data 1 settembre 2020.

Flowdron e il mercato verticale dei droni

Flowdron è registrata nella sezione speciale delle Start-up innovative a luglio 2017. Il marketplace prevede servizi aggiuntivi: strumenti assicurativi, formazione e aggiornamenti normativi a disposizione della community di dronisti.
L’idea nasce dalla necessità di creare un luogo di incontro e confronto tra dronisti, specialmente professionisti, e una potenziale clientela.
I droni rappresentano una potente tecnologia e Flowdron vuole incentivarne l’utilizzo, mostrando quali esigenze possono risolvere. Il portale è a disposizione di dronisti, utenti finali e aziende che forniscono servizi relativi al mercato in questione. Ai piloti professionisti di droni che desiderano valorizzare la propria attività, verranno offerte: pubblicità, liste geocalizzate, servizi personalizzati, feedback e tanto altro.
Flowdron vanta partnership con importanti player del settore tecnologico e commerciale, tra cui Easytech e JMorgan Brokers.
Ad oggi sono circa 50.000 i dronisti professionisti presenti sul territorio nazionale e Flowdron mira a registrarne sul portale almeno 15.000 entro la fine del 2021.
La startup rispetto ai suoi competitor ha una posizione strategica vantaggiosa in quanto non applica costi di transazione percentuale sul servizio acquistato e quindi è una piattaforma completamente gratuita per gli utenti.

Team Flowdron

Fondatore di Flowdron è Rudy Lazzarin, ex agente immobiliare e coordinatore di numerose agenzie immobiliari. Lazzarin è un appassionato dronista che per gioco ha deciso di dare al campo immobiliare un’arma in più in modo da avere video e foto drone di un appartamento prossimo all’acquisizione.
Co-fondatore è Paolo Affolti, poliziotto da oltre venticinque anni con due lauree, una in Scienze Giuridiche e una magistrale in giurisprudenza. Affolti lavora da anni per la sicurezza delle persone e i droni, come pensati dal portale Flowdron, possono fornire questo servizio.
Il direttore finanziario del gruppo è Diego Camnasio, ragioniere programmatore con quindici anni di esperienza nel settore bancario in vari ruoli, da informatico fino alla vicedirezione e gestione crediti. Ha partecipato, in passato, allo sviluppo di start-up in ambito assicurativo, immobiliare, finanziario e di servizi innovativi.
Carlo Francesco Dettori è il responsabile amministrativo. Dettori è un imprenditore e broker con esperienza trentennale nel settore delle assicurazioni, dal 1998 è presidente della società di intermediazione JMorgan Brokers. Inoltre, è fondatore e presidente di varie società in ambito finanziario e assicurativo come la Display SPA, primo sito di comparison shopping italiano, Insurance-Arena.COM, InsurZine, primo Insurtech magazine italiano, e i4M, broker assicurativo con approccio full digital per il settore dell’entertainment. Il direttore tecnico è Luca Antonio Bodini, informatico con oltre vent’anni di esperienza in progetti ERP e sviluppo di soluzioni “su misura” per aziende: portali web, app e integrazioni. Dal 2006 è imprenditore, co-fondatore, amministratore e presidente di diverse realtà come Easytech e Nexapp.

L’impatto Covid 19

Il mercato dei droni in Italia ha ricevuto un duro colpo a causa del Covid-19. Gran parte degli operatori del settore ha visto lìattività ridursi notevolmente o fermarsi del tutto. Durante il lockdown, però, una ridotta parte di questo mercato non ha subìto ripercussioni negative e ha visto crescere il fatturato. Ciò emerge da un sondaggio online organizzato da Roma Drone Conference, il maggiore evento in Italia su normativa, tecnologia e business dei droni. A questo sondaggio, sul tema “Droni e Coronavirus. Gli effetti della pandemia sul mercato dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto in Italia”, ha risposto un campione nazionale di 516 partecipanti, professionali (62,4%) e amatoriali (37,6%).
La maggioranza del campione ha risposto che durante il lockdown le proprie attività sono state ferme, molto ridotte o leggermente ridotte. Si tratta, prevalentemente, di aziende o professionisti attivi nei settori della vendita di corsi in e-learning e di materiale didattico per futuri piloti, dell’e-commerce di droni e del relativo hardware e anche delle videoriprese aeree in città deserte commissionate da TV o testate giornalistiche.

I rischi

Oltre ai rischi specifici di ogni investimento in una startup innovativa (la possibile perdita dell’intero capitale sociale o l’illiquidità), ne esistono tanti altri:

  • rischio di bassa difendibilità del vantaggio competitivo a fronte di uno scenario che vede la presenza di diversi competitori diretti
  • rischi di basse barriere all’entrata e potenziale ingresso nel mercato di aziende simili che effettuano un prodotto/servizio comparabile a quello proposto dall’offerente
  • rischio derivante dai costi in termini di sviluppo, mantenimento e scalabilità del business che possono rivelarsi maggiori di quelli inizialmente previsti e non sostenibili.

Inoltre, la società non ha ancora un modello di organizzazione, gestione e controllo e questa assenza espone al rischio di azioni che possono riverberarsi anche sull’integrità economico-patrimoniale-finanziaria dell’offerente.

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