La filosofia naturale e ambientale della Biodinamica
“Forever Bambù 8” è una società agricola S.r.l. impegnata nella produzione di legname di bambù gigante e germoglio pregiato attraverso modalità tecnologiche.
Nasce nel 2014 come start up innovativa a Darfo Boario Terme, nel bresciano. Attualmente Forever Bambù 8 possiede due comparti in Piemonte (zona Casale Monferrato) e due in Toscana. Il capitale sociale è di 39.110,52 euro interamente versato e a fine aprile 2020 è stata convocata una nuova assemblea di aumento per nominali 12.785 euro.
Il bilancio 2019 si è chiuso con 14.453 euro, portando a segno anche il secondo aumento di capitale, effettuato mediante equity crowdfunding.
In questa seconda tranche sono stati raccolti complessivamente 115.185 euro, di cui 7.337 euro a titolo di capitale sociale e 107.848 euro a titolo di sovrapprezzo operazioni con cui hanno ricavato in tutto 300.035 euro. Il progetto “Forever Bambù 8” mira alla fusione delle 25 S.r.l. “Forever Bambù” – nate nell’arco di 4 anni si legge nei documenti – in un’unica società per azioni.
Il settore del bambù
Dalla coltivazione del bambù si ricavano i germogli (72,5% della produzione mondiale) e le canne (27,5%) con oltre 1.600 diversi utilizzi industriali ed alimentare. La crescita complessiva globale registra un trend positivo costante dal 2009 al 2016.
L’economia del bambù occupa attualmente oltre 600 milioni di persone (l’8,5% a livello globale) il picco è nella sola Cina (10 milioni di ettari piantumati e 6 milioni di persone occupate).
In Europa la produzione è agli albori e si registra un impiego di 1000 persone ed un potenziale di crescita importante. L’offerente intende raccogliere capitale per completare le attività di ricerca e sviluppo sulle proprie tecnologie innovative, che dovrebbero portare al deposito di un brevetto entro il 2020.
Team di esperti in crescita professionale ed imprenditoriale uniti da una pianta centenaria
I soci fondatori sono Emanuele Rissone, milanese, ideatore del brand Vitamine Store negli anni ’90. Agli inizi del 2000 ha creato la società di formazione “X-Pro Academy”, specializzata in percorsi di crescita professionale pubblicando libri e brandizzando il suo percorso imprenditoriale.
Dall’incontro con la pianta centenaria ha dato vita alla holding “ForeverBambù”. Roberto Pesce, laureato in Sociologia presso l’Università di Urbino, Master in PNL e successiva specializzazione in Sviluppo Risorse Umane presso la Trainer Academy di Anthony Robbins. Imprenditore e formatore è fondatore assieme a Roberto Re e Livio Sgarbi di HRD Training Group nel 1992 e allo stesso Sgarbi di Ekis srl nel 2000.
Esperto di gestione del denaro e investimenti, dal 2007 è riconosciuto nel campo della formazione finanziaria con la sua azienda Smartmoney srl. È titolare di quota 14.000 euro (nominali) nella società Forever Bambù Holding S.r.l.l che funziona come sovrastruttura di tutte le società agricole di Forever Bambù.
Mauro Lajo vicepresidente della holding è geometra esperto in fitodepurazione. Michela Rizzi, laureata in giurisprudenza precedente esperienza in Allianz Group cura l’assistenza ai clienti e agli investitori quale socio fondatore di ForeverBambù.
Rischi: Raggiunto l’obiettivo massimo nonostante il rischio insito nel settore agricolo
Il piano finanziario di Forever Bambù dal 2017 al 2020 ha puntato ad un consolidamento del progetto e ad una crescita del gruppo. Acquisto di nuovi comparti nei quali inserire da 6 a 10 S.r.l. agricole.
I rischi delle coltivazioni outdoor restano costanti. C’è un’alta percentuale di moria delle piante stesse, quindi perdita di un anno di produzione e ritardo complessivo del progetto. L’alta probabilità di furto delle piante madri dai terreni (a tal proposito la società sta valutando – dichiara nei documenti allegati – polizze assicurative, il cui costo per ora non era segnalato in budget).
È riportata anche la possibilità che il CBI Spa (Consorzio Bambù Italia) non rispetti il contratto di riacquisto delle canne e dei germogli una volta arrivati a maturazione, facendo venire meno l’acquirente designato. L’Offerente però sta affrontando questo rischio. Dichiara di aver già contattato una serie di rivenditori di legno di bambù in Italia e all’estero sondando la positività del mercato dei germogli nel settore alimentare asiatico e presso i rivenditori italiani.