Home Beer – BacktoWork – approfondimento

Home Beer è una start up innovativa, iscritta nell’apposita sezione speciale del registro imprese di Bologna, con sede a Roma e operativa dal 2018.
L’obiettivo della start up è di sviluppare e gestire direttamente soluzioni tecnologiche nel settore della ristorazione (beverage & food).
Il progetto Homebeer.it per il delivery e l’e-commerce di birre artigianali e cibi di accompagnamento è stato lanciato nel 2019. Nel 2020, in occasione del lockdown, è stato creato Deliveryonline.it, per erogare i servizi di prenotazione tavolo, delivery e takeaway in white label per i ristoranti e catene di ristorazione.

Home Beer punta alla vendita e alla consegna di birre artigianali ad una platea di appassionati. Partito nel 2019 a Roma, in sei quartieri di Roma Nord per poi estendersi a tutta la città, è sbarcato a maggio 2020 a Milano.
Le prossime tappe sono Firenze, Bologna, Torino e Bari. La piattaforma integra il servizio di delivery con quello di e-commerce per ampliare il bacino di utenti offrendo un servizio più completo.
Il servizio si avvale di 26 birrifici presenti in piattaforma che lavorano attraverso un magazzino centralizzato e refrigerato su Roma. Da settembre 2020, utilizzando lo spazio «Made in Italy» di Amazon, sarà possibile commercializzare le birre artigianali di Home Beer nel Regno Unito, in Germania, Spagna, Francia e Olanda.

Le quote

L’aumento di capitale previsto ha un obiettivo massimo di raccolta di 200.000 euro (obiettivo minimo di 80.000 euro), con valutazione pre-money di 1.100.000 euro.
Con un investimento minimo di 300 euro sono state raccolte 60 sottoscrizioni per un totale di 97,271, pari al 118% dell’obiettivo minimo. Il 5% delle quote oggetto di aumento del capitale sono riservate ad investitoti professionali.

Le quote messe a disposizione degli investitori sono di due tipi:

  1. Quote di tipo A a fronte di una sottoscrizione e versamento di una quota nominale di capitale almeno pari o superiore a 20.000 euro. Esse attribuiscono ai titolari i diritti patrimoniali e amministrativi attribuiti dalla legge, il diritto di prelazione, il diritto di covendita e il diritto di trascinamento.
  2. Quote di tipo B a fronte di una sottoscrizione e versamento di una quota nominale di capitale inferiore a 20.000 euro ma comunque superiore a 300 euro che rappresenta il ticket minimo di investimento.  Tali quote attribuiscono ai titolari i diritti patrimoniali e amministrativi attribuiti dalla legge e il diritto di covendita, sono soggette al diritto di prelazione a favore dei titolari di quote di categoria A, sono soggette al diritto di trascinamento, sono prive del diritto di voto nell’assemblea generale dei soci.

I fondi raccolti serviranno per implementare le tecnologie utilizzate (sia per la web app Homebeer che per la Pwa Deliveryonline), per il digital marketing e per le campagne di promozione e pubblicità.
Nel caso di raccolta pari a € 200.000 i maggiori fondi permetteranno di accelerare il piano di espansione sia di Home Beer nelle altre città target (Bologna, Firenze, Torino e Bari) che di Deliveryonline.

Il team

Il team è formato da Andrea Longhi, amministratore unico della società, Tommaso e Andrea Aguiari. Andrea Longhi e Tommaso Aguiari sono gli ideatori di Home Beer. Entrambi classe 2000 e studenti universitari presso il Dipartimento di Economia e Management della LUISS di Roma si sono specializzati nell’area economico-pubblicitaria (Tommaso) e in informatica e strutture digitali (Andrea).
Andrea Aguiari, invece, classe 1963, è docente e dottore commercialista. Presta la sua opera presso lo studio SPF di Roma, specializzato in ingegneria finanziaria e che si è distinto come centro di eccellenza per l’offerta di servizi alle banche, alle imprese, agli enti pubblici e ai privati.

Nella società prestano la propria opera altre sette figure professionali con contratti di collaborazione; due di essi hanno un accordo di stock option (10 % delle quote) al raggiungimento di due diversi obiettivi di fatturato.
La gestione delle consegne (delivery) è stata affidata ad una società terza (ICarry Srl) specializzata  con dipendenti regolarmente assunti e con l’utilizzo di motorini elettrici Ecooltra. 

I pro e i contro dell’investimento

Le persone comprese tra 18-2 e 25-40 anni che frequentano costantemente le birrerie artigianali e gli esercizi commerciali più ricercati rappresentano il target di Home Beer.
Il delivery di prodotti alimentari (575 ml di euro annui) e il mercato delle birre artigianali (costituito da cultori con buona propensione alla spesa) sono in forte espansione. Nel settore, poi, non esistono attualmente concorrenti che possano offrire lo stesso servizio di Home Beer.
La Società ha studiato attentamente il modello di business e ritiene di offrire un servizio innovativo di cui il mercato ha bisogno. Si tratta della verticalizzazione del servizio a favore dei cultori di birre artigianali e di qualità, che scelgono prima la birra preferita e poi il cibo che meglio si abbina alla stessa.
Inoltre il modello di gestione finanziaria genera flussi di cassa positivi (incassi giornalieri e storno ogni quindici giorni alle birrerie artigianali).

Il rischio dell’investimento è connesso alla struttura societaria. È una startup innovativa e perciò particolarmente esposta al rischio imprenditoriale connesso alla capacità della società di realizzare il proprio modello di business. Vanno citati anche i rischi connessi ai settori del delivery ed e-commerce. Nonostante non ci siano concorrenti specifici nel segmento occupato da Home Beer, non si può escludere che il mercato locale e poi nazionale non sia responsive al servizio proposto. Inoltre, non si può escludere l’ingresso di altri operatori che possano replicare le idee innovative dell’Emittente.