NETtoWORK – Opstart – approfondimento

Per il suo sviluppo e l’espansione su scala nazionale del portale nettowork.it, la società privata a responsabilità limitata NETtoWORK con sede a Rivoli (TO), propone un secondo round di raccolta di capitali sul portale opstart.it.

Il primo round si è chiuso nel gennaio del 2018 (overfunding +159%), triplicando il valore dal termine del primo round di Equity Crowdfunding ad oggi.
Nel secondo round ha già superato l’obiettivo minimo di 30.000 euro e si avvia a raggiungere l’obiettivo massimo di 300.000 euro con una valutazione premoney dell’azienda pari a 1.800.000 euro. La sottoscrizione minima è di 500 euro e la chiusura della campagna è prevista per il 22 Ottobre 2020. Al momento sono 235.000 gli euro raccolti.
Le quote di capitale sociale offerte da NETtoWORK Srl sono di categoria «A» e di categoria «B» con diritti patrimoniali e amministrativi previsti dalla legge e regolamentati dallo statuto sociale.

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La piattaforma per le PMI

Il portale nettowork.it è una piattaforma web con molteplici servizi integrati, navigabile da PC, tablet e smartphone (App Ios/Android in rilascio a fine 2020), che permette a candidati ed aziende di sviluppare fra loro una rete diretta e territoriale, abbattendo ogni barriera.
È un ponte hi-tech che permette un primo approccio tra aziende e candidati prima del colloquio vero e proprio. Oltre ai vantaggi per chi cerca di lavoro e si iscrive sulla piattaforma, il portale è apprezzato dalle PMI in cerca di talenti. In 60 minuti il selezionatore visiona fino a 40 video CV (con le modalità di colloquio tradizionali mediamente si impiegano 60 minuti).
Vengono analizzate soltanto risorse in linea con i propri filtri, a differenza di quanto accade pubblicando un classico annuncio di lavoro.
In pochi secondi inoltre il selezionatore può, entrato nel profilo del candidato, valutare le sue attitudini, in relazione ai risultati raggiunti nei test cognitivi proposti dalla piattaforma e nei test inviati da altre aziende che il candidato ha svolto.

Ad oggi si contano oltre 38.000 candidati (di cui 20.000 negli ultimi 12 mesi) e 580 Aziende, con 1.400.000 pagine visualizzate nel 2019 e con oltre 11 pagine visualizzate per sessione di navigazione.

I ricavi sono costituiti dalla vendita di abbonamenti annuali alle aziende (i prezzi variano dai 900 ai 1300 euro) i cui prezzi sono aumentati in maniera costante nel corso degli ultimi dodici mesi.
Fino a febbraio 2020 solo il 43% delle aziende contattate ha acquistato un abbonamento premium mentre il 52% delle aziende con abbonamento in scadenza ha deciso di rinnovare il servizio.
L’espansione geografica è principalmente basata su Torino e Milano e i fondi raccolti saranno utilizzati proprio per allargare l’utilizzo della piattaforma su scala nazionale (con priorità su dieci città metropolitane).

 Le Quote

NETtoWORK Srl è una startup innovativa con un capitale sociale versato di 32.949,50 euro (al momento della presentazione dell’offerta). La società è stata costituita il 5 dicembre 2016 e ha sede legale a Rivoli (TO) (via Auriletto, 12, numero di iscrizione al registro delle imprese di Torino e codice fiscale 11624500010, R.E.A. TO- 1228267).
È stata iscritta alla sezione delle startup innovative dal 16 dicembre 2016. L’oggetto principale è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Nello specifico, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un servizio di networking fra candidati ed aziende, targettizzati per hub provinciali, tramite una piattaforma 100% custom web-based. 

Al momento sono 235.000 gli euro raccolti, con un investitore professionale che ha già assicurato la sua presenza (con investimento minimo di 15.000 euro).
Le quote sono di categoria «A» per investimenti pari o superiori a 10.000 euro e di categoria «B» per investimenti inferiori.
Le quote hanno diritti patrimoniali e amministrativi previsti dalla legge e regolamentati dallo statuto sociale. Per le quote di «A» è incluso il diritto di voto nell’assemblea generale dei soci. Tramite l’aumento di capitale offerto al pubblico viene collocato da un minimo del 1,639% fino ad un massimo del 14,286% del capitale sociale (in caso di raggiungimento del target 2).

Il Team

La compagine sociale è composta da 47 soci. Nel team ci sono anche persone giuridiche che detengono partecipazioni dirette in NETtoWORK: l’agenzia di comunicazione digitale ABC Interactive, la software house Quilia e la FTS, un contact center outbound B2B.
La società è retta da un consiglio di amministrazione composto da Manuel Bregolin, presidente, e dai consiglieri Claudio Greco, Giuseppe Falcone e Emanuele Narsete Zollo.
Manuel Bregolin vanta un Master Internazionale in Gestione delle Risorse Umane e Laurea Specialistica in Economia e Direzione delle imprese presso l’Università degli Studi di Torino, ha esperienze manageriali in Accenture e Lidl Italia.
Claudio Greco è esperto sui processi di natura commerciale e sul coordinamento delle risorse umane operanti nell’area vendite, con esperienza pluriennale in Gesa Vending Spa.
Giuseppe Falcone, Laurea in Medicina e Chirurgia, è esperto su tematiche di psicologia del lavoro.
Emanuele Narsete Zollo ricopre la carica di consigliere senza incarichi operativi. Recentemente il team si è allargato a Alessandra Migliarelli, laureata in Scienze della Comunicazione, che si occupa del supporto alle aziende clienti, oltre che della comunicazione online e offline.

I pro e i contro dell’investimento

Il valore di NETtoWORK è più che triplicato: dai 582.500 euro del primo round di equity crowdfunding ai 1.800.000 di euro.
La piattaforma mette a disposizione delle PMI (un segmento poco presidiato nel campo delle HR online) uno strumento fruibile in modo semplice e veloce, pensato per chi non è un selezionatore di professione a tempo pieno.
Inoltre, il modello basato sulle province è estremamente scalabile, sia in Italia, sia all’estero (il marchio è stato già registrato nei 27 Paesi UE).
Questi dati, insieme ai trend di mercato e ai dati commerciali in crescita esponenziale, fanno ipotizzare un’acquisizione da parte di player multinazionali operanti nell’HR tech nel medio periodo.
Il rischio dell’investimento è connesso alla struttura societaria (startup innovativa) particolarmente esposta al rischio imprenditoriale connesso alla capacità della società di realizzare il proprio modello di business. La società non si è ancora dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Vi sono poi rischi specifici per questo investimento. Ad esempio il modello di business ad elevata scalabilità che, proprio per questa ragione, potrebbe creare difficoltà di sottodimensionamento tecnico, infrastrutturale o umano rispetto alla domanda, soprattutto in fase iniziale.

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