Capitale sociale da 100mila euro sottoscritti e versati
Sulla piattaforma Next Equity si presenta il progetto Prosilas s.r.l., una PMI innovativa marchigiana nel settore della manifattura tecnologica, specializzata nella produzione tramite stampa 3D e nella sinterizzazione laser di prototipi.
La società è nata nel 2003, trasformata in S.r.l. nel 2018, il capitale sociale è di 100.000 euro sottoscritti e versati, amministratore unico, nonché figlia del fondatore Giulio Meco, è Vanna Meco.
Da anni la Prosilas collabora- dichiara nel business plan -con le maggiori realtà dell’automotive anche con accordi quadro con alcuni Atenei tra cui Modena e Reggio Emilia, Pavia, Politecnico di Torino e con grandi aziende del settore industriale, fashion, arredamento e design. La realizzazione di prototipi e\o la produzione in serie su materiali come il Poliammide (biocompatibile) e l’Allumide viene effettuata con macchinari di ultima generazione e con 31 dipendenti.
Una realtà aziendale “familiare”
Si tratta di un’azienda “familiare” che nel corso degli anni si è affrancata dall’artigianato digitale per assumere il ruolo della realtà tecnologica evoluta – come dichiarano nel business plan – portando i fatturati in crescita costante fino a circa 2,8 milioni di euro per il 2018, con un utile di 277.192,42 euro.
A capo del team c’è Giulio Meco, fondatore di Prosilas. Dopo la laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Milano, entra nelle ferrovie dello stato dove avvia lo sviluppo di un software per FSI. Lavora anche come responsabile tecnico all’interno di un’officina navale, per la quale realizza 3 brevetti industriali.
Nel 2003 si interessa alla stampa 3D, ancora ai suoi inizi nel mercato italiano avviando l’azienda Prosilas.
Alla fine del 2007 decide di rilevare le quote, guida personalmente l’ufficio tecnico, la formazione del personale interno nonché la ricerca sui processi e materiali innovativi.
La figlia Vanna Meco amministratore unico consegue la maturità classica nel 2001, dopo brevi esperienze lavorative entra in azienda nel 2007 con una lunga fase di formazione tra produzione e software cad. Si occupa del settore gestionale, amministrativo e commerciale. Nessuno dei due è profilato su Linkedin.
I rischi legati all’investimento
Nonostante il know how esistente, vi è il rischio di imitazione del prodotto da parte di aziende concorrenti che potrebbero costringere l’azienda a mettere in atto azioni a difesa della propria quota di mercato.
In ambito mondiale la cosiddetta “terza rivoluzione industriale” ha mantenuto i trend di crescita. Dal 25,4% al +27,4% nel triennio 2010-2012. Anche il fatturato delle materie prime impiegate nella manifattura additiva (resine, polveri, filamenti di plastica, ecc.) è ovviamente in crescita: 422,6 milioni di dollari nel 2012, +29,2% rispetto al 2011, +495% rispetto al 2001 (fonte Wohlers Report).
Paesi come Stati Uniti, Giappone, Cina ed Europa si stima che possano contribuire a superare i 10 miliardi nel 2021. In Italia il colosso è DWS (fonte studi Confindustria) ma si affermano sempre nuove realtà ad altissima specializzazione ed innovazione.
Non ci sono sottoscrizioni di investitori professionali
Prosilas è una PMI innovativa di piccole dimensioni e non ha una struttura consolidata né un organo di controllo interno. Le quote offerte in sottoscrizione offrono la partecipazione ad una minoranza del capitale di una società che vuole rafforzare la propria attività industriale e commerciale. Da sottolineare che l’importo di 10.000 euro è alquanto esoso, visto il fermo totale delle produzioni in tutti i settori a causa del coronavirus.
Non risultano però fino ad ora sottoscrizioni da parte di Investitori Professionali antecedenti l’inizio dell’Offerta sul Portale. Le previsioni di sviluppo indicate dal management sono frutto di proiezioni interne. Prosilas potrebbe puntare infine ad una possibile acquisizione da parte di multinazionale interessata al segmento di mercato.