RiDE – 200Crowd – approfondimento

Ride, quando la mobilità è smart

Mobilità elettrica che coniuga il concetto dello sharing con un apparato di ecommerce con prodotti Made in Italy. Tutto questo è il progetto RiDE, il primo brand di mobilità elettrica pronta a lanciare il primo monopattino elettrico a ruota grande con batteria portatile in vendita sul proprio estore. Il brand RiDE è di proprietà della Smart Mobility Srl, iscritta nella sezione ordinaria della Camera di Commercio di Roma (Numero iscrizione al registro Imprese 15108961002) e nell’apposita sezione speciale in qualità di Startup Innovativa in data 8 Febbraio 2019. L’oggetto sociale prevalente di Smart Mobility è la gestione, la logistica e la commercializzazione di flotte per la mobilità sostenibile; software, database e applicazioni per la mobilità sostenibile; concessionaria pubblicitaria per la mobilità sostenibile.

L’operazione di aumento del capitale attraverso un’operazione di equity crowdfunding ha come obiettivo la produzione di massa dei monopattini elettrici, le attività promozionali relative al nuovo prodotto e lo sviluppo del nuovo mercato di sharing sbarcando a Genova.

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Le quote

La campagna di crowdfunding lanciata da Smart Mobility Srl ha come obiettivo minimo la raccolta di 150.000 euro (obiettivo massimo è pari a 500.000 euro) pari al 4,77% di equity e una valutazione premoney di 2.996.000. La sottoscrizione minima è di 500 euro e la chiusura della campagna aperta su 200crowd termina il 28 ottobre. Al momento sono 52.000 gli euro raccolti da 13 investitori (49.000 gli euro confermati).

L’aumento di capitale prevede l’emissione di quote di categoria «A», «B», «C» e di categoria «D» (previste in caso di sottoscrizioni da parte degli attuali soci):

I diritti patrimoniali e amministrativi relativi alle quote sono tutti previsti nello statuto:

  • Le quote di categoria «A» sono offerte in sottoscrizione per importi pari o superiori a 50.000 euro.  
  • Le quote di categoria «B» sono offerte in sottoscrizione per importi tra 20.000 e i 50.000 euro.
  • Le quote di categoria «C»  non danno diritto di voto nell’assemblea generali dei soci e, per il periodo in cui sia in essere – per obbligo di legge o per decisione dei soci – la funzione di controllo sulla gestione, non hanno il diritto di avere dagli amministratori notizie sullo svolgimento degli affari sociali e di consultare, anche tramite professionisti di loro fiducia, libri sociali e documenti relativi all’amministrazione ad eccezione del libro delle decisioni dei soci). Sono offerte con sottoscrizione per importi tra 500 e 19.999,99 euro.
  • Le quote di categoria «D», infine, saranno offerte in caso di sottoscrizioni da parte degli attuali soci senza limite minimo di sottoscrizione e indipendentemente dall’importo sottoscritto.

Piccola nota curiosa: nella riunione che ha dato il via libera all’aumento di capitale è stato deliberato anche un ulteriore aumento del capitale a pagamento, in via scindibile, per 20.000 euro mediante emissione di quote di categoria «D» da offrire in sottoscrizione ai soci LVenture Group Società per azioni, H2 (Cayman) Investments Ltd, Franco Giorgio Riccardo Castelli Villa, Ortensia Costanza Maria Castelli Villa e Paolo Maresca, in considerazione del fatto che tutti gli altri soci hanno rinunciato al diritto di sottoscrizione ad essi spettante. I soci potranno sottoscrivere l’aumento di capitale per tutto dicembre.

Il team

L’amministratore delegato (e co-fondatore di RiDE) di Smart Mobility Srl è Andrea Crociani, 42 anni, milanese con un passato di general manager per oBike Italia. Nel suo ricco curriculum anche un’esperienza come Country Manager in OnePlus e come marketing manager di Airbnb Italy.
Il presidente del CdA è, invece, 
Francesco Ceriani Sebregondi, co-fondatore di RiDE con quasi quattro anni di esperienza come Business manager in Apple.
Completano il team Andrea Cantore, head of technology, fondatore nel 2016 di Mug Studio, startup di Parma che si occupa di prodotti innovativi e della relativa distribuzione sul mercato e Radeesh Servino, head of design, fondatore di Laboratorio-a, studio milanese che occupa di consulenza digitale e multidisciplinare. Da segnalare, nel team, Michele Zangari, business development manager e l’Admin specialist Simone Proserpio.

I pro e i contro dell’investimento

Il bike sharing tradizionale in Italia sembra essere tramontato a vantaggio del bike sharing elettrico. Questo potrebbe svilupparsi nei prossimi anni , ma non ci sono ancora dei leader forti (se si escludono i Comuni come Milano e Bologna che stanno avendo risultati soddisfacenti).
Sul mercato monopattini, invece, è in atto una sfida globale tra startup ultra finanziate che porterà presto a una riduzione dei brand attraverso fusioni e acquisizioni.

Secondo le stime presentate dalla società, l’EBITDA (il margine operativo lordo) sarà positivo già nel 2022 per iniziare a crescere negli anni successivi. L’obiettivo minimo della campagna è 150.000 euro, necessari per sviluppare la nuova business unit: per partire con la prima produzione di massa e logistica (70%) e per promuovere il nuovo prodotto (30%).
Oltre i 150.000 e fino a 500.000 l’impegno è sviluppare un nuovo mercato sharing (Genova) e rafforzare quindi il posizionamento nel settore micro mobilità.
RiDE punta ad affermarsi in un mercato dove il panorama dei competitor – sia per quanto riguarda lo sharing sia la vendita online – è molto frammentato.
Online ci sono pochissimi brand che hanno una riconoscibilità specifica. Inoltre – sempre più spesso – i prodotti (bici e monopattini) sono riconducibili a una produzione asiatica. Visti i numeri assoluti ancora ridotti, in particolare parlando di monopattini elettrici, c’è un ampio margine di crescita e di posizionamento in questo settore.

Il rischio dell’investimento è connesso alla struttura societaria (startup innovativa), particolarmente esposta al rischio imprenditoriale connesso alla capacità della società di realizzare il modello di business.
Non va sottovalutato, poi, il rischio di entrata di nuovi regolamenti e leggi, ad esempio a livello locale o nazionale. Questi potrebbero circoscrivere o vietare l’utilizzo di monopattini o biciclette in determinate aree urbane.

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