Test1 – CrowdFundMe – approfondimento

CrowdFundMe presenta Test1, un progetto sviluppato e brevettato per il trattamento e la bonifica delle acque degli oceani interessate da disastri ambientali.
Mancano 51 giorni alla chiusura della campagna di equity crowdfunding. Ad oggi sono stati raccolti 37.585 euro da 20 investitori partendo da un chip minimo di 500 euro.
L’equity distribuita è ill 2,9%, la valutazione premoney della società è di 10 milioni di euro.
L’obiettivo massimo da raggiungere è di 2.000.000 euro e prevede una quota inscindibile corrispondente all’obiettivo minimo di raccolta stabilito in 300.000 euro e una quota scindibile, corrispondente alla differenza tra la quota inscindibile e l’obiettivo massimo di raccolta, di 1.700.000€.

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Le quote

Le quote sono di tipo “A” con investimento pari o superiore a 75.000 euro, con diritti amministrativi, patrimoniali e di voto in assemblea. Consentono anche i diritti di co-vendita (c.d. “tag-along”) e di trascinamento (c.d. “drag-along”).

Le quote “B” sono assegnate con un investimento pari o superiore a 500 euro ma inferiore a 75.000 euro e hanno le medesime caratteristiche della tipologia di quote “A”, tranne il diritto al voto in assemblea dei soci.
Il capitale sociale comprende due categorie di quote non oggetto della campagna di raccolta. Quote “AAA” e quote “AA”, assegnate a coloro che rivestono la carica di socio dal 12 ottobre 2020, escluso il socio Giancarlo Ariazzi.
Queste sono soggette al diritto di prelazione da parte dei titolari, attribuiscono il diritto di voto e di intervento nelle decisioni dei soci.
Le quote  “AAA” attribuiscono anche il diritto di nominare la maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione. Obbligatoria la sottoscrizione di una quota minima del 5% da un investitore professionale. Nello specifico l’importo di aumento riservato ad investitori professionali è 15.000 euro per la quota inscindibile, e fino a 100.000 euro in caso di sottoscrizione integrale anche della quota scindibile, ovvero il 5% del minore importo eventualmente raccolto sul portale del gestore.
Sono previsti sgravi fiscali per le persone fisiche e giuridiche del 30% del capitale investito come da normativa per le start up innovative.

La società che punta al mercato delle tecnologie ambientali  

La PMI costituita nel 2014 a Brescia è start up innovativa dal 2019. Ha un capitale sociale deliberato per 681.840 euro, sottoscritto e versato per 568.200 euro.
Test1 è la PMI innovativa che ha sviluppato e brevettato “FoamFlex200” un formulato chimico simile al poliuretano espanso già utilizzato in commercio, ma ricombinato chimicamente  per avere proprietà straordinarie – dicono nel business plan.
Il prodotto brevettato consentirebbe di assorbire ogni tipo di idrocarburo per circa 30 volte il proprio peso, con solo 5% di acqua ed è riutilizzabile fino a più di 200 volte.
Nella descrizione si specifica l’utilizzo nelle Canarie e che con 1 Kg di FoamFlex200 si possono bonificare circa sei tonnellate di idrocarburi.
Si tratta di un poliuretano “speciale” – dicono nel team – quindi semplice ed economico da produrre a differenza del coating,  costoso come il grafene, che sottolineano – consentirebbe “una soluzione unica nel suo genere per il trattamento di oil spill (sversamenti di petrolio) con grande efficacia nella bonifica dei mari e con ampia riduzione dei tempi e dei costi necessari”.

Il mercato di riferimento

Il mercato di riferimento globale per rilascio di idrocarburi è stimato in espansione fino al 2027. Le attività della filiera petrolifera e dei trasporti si stima che producano circa 1,5 milioni di tonnellate di oil spill annui e di contro l’ampiezza del mercato di risposta a sversamenti di idrocarburi è stimabile in 20 miliardi di dollari all’anno.
Il costo medio per bonificare uno sversamento oscilla tra 2.000 e 30.000 dollari a tonnellata (più le multe applicate dai singoli governi).
FoamFlex200 – dicono nei documenti allegati – ha uno svariato numero di componenti chimici, i cui delicati equilibri rappresentano il brevetto di Test1 che garantiscono al prodotto le caratteristiche di oleofilia e idrofobicità.
“La difendibilità del brevetto – sottolineano – è basata anche sull’elevata difficoltà di identificare i prodotti utilizzati e replicarne precisamente gli equilibri”.
Il prodotto ha già avuto contratti di distribuzione in Italia, negli Emirati Arabi Uniti, in Azerbaijan, Malesia, Canada e altre nazioni. FoamFlex200 ha ottenuto il certificato di eccellenza e il finanziamento della Comunità Europea nell’ambito Horizon2020.
La PMI è vincitrice dell’edizione 2018 di UnicreditStartLab e nello stesso anno è stata selezionata dall’Oil&Gas Technology Center di Aberdeen tra le migliori 10 innovazioni globali nell’Oil&Gas (unica cleantech) e finanziata per 100.000 sterline. Inoltre, FoamFlex200 è certificato dal Ministero dell’Ambiente e testato da Eni S.p.A. 

Team di alta competenza ed esperienza manageriale

Antonio Taini è Presidente del Consiglio di Amministrazione, diploma di geometra è imprenditore bresciano molto conosciuto e attivo nel campo immobiliare vanta una carriera pluridecennale. Come imprenditore partecipa a molte iniziative immobiliari in vari settori, qualificandosi nel settore turistico alberghiero con iniziative:

  • sul Lago di Garda realizzando varie strutture ricettive per oltre 5.000 posti letto;
  • Campiglio – Sardegna – Juan Les Pins per oltre 1.000 posti letto; Il Golf di Jesolo Lido, con residence annesso;
  • Pensionati Universitari e Alberghi/Residence in grandi città, Milano, Bologna, Brescia per oltre 2.000 posti letto, tra cui il Ramada Plaza a Milano e il Ramada Lake Garda a Moniga sul Garda.
    Ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Fondatore e Presidente della Galleria S. Benedetto presente in Italia e all’estero con grandi esposizioni d’arte contemporanea (Direttore Raffaele De Grada) e Centro Semiotica (Direttore Umberto Eco). Amministratore e azionista di varie società: Fata Spa, Brescia Engineering Srl, Gestione Srl, Palazzo Averoldi Srl, Concentra Spa, Link Gruppo spa, Basileus spa, Test1 Srl.  

Alessandro Traini Ceo, Laurea triennale in economia e commercio presso l’Università di Brescia, ha seguito le fasi di implacement presso gli incubatori in cui Test1 è stata selezionata (OGTC, MassChallenge, Unicredit, GSVC, CNA). Presidente della società Biofinext S.r.l. Collabora con l’Università degli studi di Brescia e Università di Basilea. Consulente nel 2017 presso il Governo delle Isole Canarie, Ministero dell’ambiente, autorità per l’emergenza e la protezione civile come relatore per la conferenza organizzata dal Ministero dell’Ambiente delle Isole Canarie nel contesto del Plan Específico de Contingencias por Contaminación Marina Accidental de Canarias (PECMAR).
Nel 2016 presso l’Università degli Studi di Milano ha svolto attività di Commissario speciale per la Caffaro (Brescia) nella valutazione di nuove metodologie innovative realizzate dall’università di Milano per la bonifica delle acque contaminate da Cromo VI e metalli pesanti nel contesto Caffaro.

Jesus Cisneros, consulente scientificoma non socio della PMI, è Professore di Fisica Oceanografica presso l’università di Las Palmas, sommozzatore esperto e riconosciuto professionista nelle bonifiche marittime.
Alberto Falini, consulente economico, è docente all’Università di Brescia, ex sindaco di Eni per dieci anni.
Giorgio De Vitali Ad, laurea triennale in economia e commercio dal 1996 è consulente nel settore della GDO e delle società di sviluppo immobiliare. Andrea Pavoni laurea in economia aziendale presso l’università di Brescia brevi esperienze nel settore manageriale e di controllo contabile in altre start up lavora dal 2016 con Test1.

Rischi legati a mercati stranieri e alle economie del petrolio

Dal Bilancio del 2019 la società dichiara una posizione finanziaria netta di -477.517 euro. L’Offerente non ha ancora raggiunto il pareggio di bilancio e potrebbe terminare la propria liquidità e avendo bisogno di ulteriori apporti di capitale ricorrere a nuove misure di finanziamento anche con rischi elevati.
Le quote offerte rientrano infatti tra gli investimenti di tipo illiquido (ovvero di difficile trasformazione in denaro contante) poiché non vi è un mercato secondario nel quale cederle.
Ciò determina una elevata difficoltà di disinvestimento e smobilizzo delle quote in caso di default. In più la forte sinergia della PMI Test1 srl con le strutture governative estere – come dimostrato dal primo utilizzo del prodotto brevettato dal 2017 ad oggi nelle Canarie – non mette al riparo da  fluttuazioni non prevedibili e da variabili politiche ed istituzionali.

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