Viktor Srl è una startup innovativa costituita nel 2015 con sede a Milano e una sede operativa a Dalmine, presso il POINT, il Polo l’Innovazione Tecnologica della Provincia di Bergamo. Viktor Srl progetta, produce e commercia macchinari, apparecchiature ed elettrostimolatori a canali multipli per il recupero funzionale degli apparati neuromuscolare e locomotore con la stimolazione elettrica del sistema nervoso periferico.
Inoltre si occupa di realizzazione e gestione diretta e indiretta di centri di riabilitazione intensiva per il trattamento di problemi al sistema neuromuscolare, al controllo e al mantenimento della salute e all’allenamento elettrofisiologico per la preparazione atletica di alto livello.
Viktor Srl ha proposto una raccolta di capitali su backtowork24 con un obiettivo minimo di100.000 euro (l’obiettivo massimo è di 500.000 euro) corrispondenti all’3,1% di equity distribuita con una valutazione premoney pari a 4.019.825 euro.
La sottoscrizione minima è 1.000 euro e la chiusura della campagna è prevista per il 15 dicembre 2020. Al momento è stato raccolto il 129% dell’obiettivo minimo (128.500 la somma raccolta). L’aumento di capitale prevede l’emissione di quote ordinarie che hanno pari diritti patrimoniali e di voto.
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Una tecnologia brevettata inventata da un esperto russo
I macchinari progettati e commercializzati da Viktor Srl sono sviluppati sotto la guida del dottor Viktor Terekhov, medico ricercatore russo che in Italia ha continuato i suoi studi di neurofisiologia e sulle problematiche del movimento umano. È uno dei tre soci fondatori, e l’inventore del metodo ed apparecchiature di elettrostimolazione, la cui titolarità del brevetto è in capo alla società. Nella struttura organizzativa è responsabile della ricerca e sviluppo.
In Europa si contano circa 5 milioni di persone con paralisi in una o più parti del corpo (fonte: Disability in figures, EuObserver 2018). L’elettrostimolazione classica produce una stimolazione passiva e non attiva le funzioni neuronali.
Le infezioni virali, inoltre, compromettono il sistema nervoso centrale oltre che interi apparati creando necessità sempre buone di terapie riabilitative. Non esiste ad oggi uno strumento per attivazione di gruppi muscolari con un approccio fisiologicamente corretto.
Il «metodo Viktor» si basa una tecnologia chiamata AFESK (Adaptive Functional Electrical Stimulation Kinesitherapy) e permette la stimolazione elettrica funzionale adattiva kinesiterapica dei principali muscoli rispettando la fisiologia del movimento. Tale metodo prevede la partecipazione attiva del paziente alla terapia poiché fondata sul movimento ciclico e ripetitivo sia volontario che indotto.
La tecnologia AFESK è applicata nei prodotti VIK16 (elettrostimolatore a 16 canali, regolabile, adattabile alle risposte del paziente e in grado di affiancare o di sostituire il sistema nervoso centrale nella riproduzione di schemi motori fisiologici) e VIK8 (elettrostimolatore a 8 canali, regolabile, adattabile alle risposte del paziente e utilizzabile da personale non qualificato come pazienti per la riabilitazione domestica o atleti per la preparazione sportiva). Tale tecnologia attiva i centri cerebrali responsabili del controllo motorio ed innesca le risposte fisiologiche necessarie alla corretta esecuzione del movimento.
Viktor Srl produce internamente i prodotti AFESK, acquistando esternamente la componentistica su progetti originali. Lo staff medico e tecnico svolgono continue attività di ricerca e sviluppo. Il Viktor Physio Lab è il centro pilota fisioterapico interno, opera direttamente con l’utente finale testando nuovi programmi, ottimizza i programmi esistenti, le prassi riabilitative e quelle per il potenziamento sportivo. All’interno del centro avviene la formazione dell’utilizzatore finale per l’utilizzo delle tecnologie. I prodotti VIK16 e VIK8 sono commercializzati con una rete distributiva formata da 9 agenti oltre che online.
La società
Viktor Srl è stata costituita a Milano il 13 aprile 2015 e registrata presso la Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza e Lodi (codice fiscale e nr. Registro imprese 09040940968).
Il 14 maggio la società ha ottenuto l’iscrizione nell’apposito sezione speciale riservata alle PMI innovative. Viktor Srl ha un capitale sociale di 395.510,54 euro interamente versato a fronte di una compagine societaria di 49 soci. Alla fine del 2018 si è conclusa positivamente un’operazione di Equity crowdfunding, con la quale sono stati raccolti € 395.400 da 48 investitori. L’amministratore unico della società è Mario Gabbrielli, nominato a tempo indeterminato il 16 marzo 2015.
Le quote
L’aumento di capitale prevede l’emissione di quote ordinarie che hanno pari diritti patrimoniali e di voto. I fondi raccolti saranno impiegati – nel caso di obiettivo minimo – sulla produzione di ulteriore materiale scientifico per supportare la divulgazione del metodo e della tecnologia.
Inoltre sarà individuato un product specialist che affiancherà la rete di vendita negli incontri. Sulla base dell’esito del round di funding e la fisiologica evoluzione dei mezzi propri, verranno gradualmente implementati ulteriori interventi fino a raggiungere lo scenario di raccolta massima.
Il team
Il professor Daniele Malgrati, direttore Fisioterapia e Riabilitazione presso la Clinica S. Francesco di Bergamo, ha la supervisione scientifica del progetto. La Jacobacci & Partners, su mandato di Viktor Srl, ha presentato domanda di brevetto per invenzione industriale al Ministero per lo sviluppo economico il 18.1.2017 ed è stato registrato al numero 102017000005161: il brevetto è stato ottenuto il 3.7.2019.
La stessa J&P ha depositato domanda di brevetto internazionale presso WIPO (World Intellectual Property Organisation) di Ginevra in data 18.1.2018 al № PCT/IB2018/050299.
Sono tre i soci fondatori di Viktor Srl: la carica di CSO (Chief Scientific Officer) è retta da Viktor Terekhov. Si è laureato in medicina nel 1972 all’Università di San Pietroburgo e dopo aver lavorato alcuni anni come medico dei sindacati, nel 1980 ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Cattedra di Medicina Sportive e Riabilitazione dell’Accademia dello Sport di San Pietroburgo. Nel 1985 è diventato primario presso il Policlinico della stessa Accademia e qui si è dedicato agli atleti russi membri delle squadre nazionali contribuendo ai loro successi. Dal 1986 al 1992 ha lavorato presso l’Accademia di San Pietroburgo per gli Studi Aerospaziali, dove è stato a capo del Laboratorio di Ricerca, promosso dal Ministero della Difesa, e si è dedicato alla creazione di attrezzature complesse per la preparazione fisica di contingenti speciali e per la riabilitazione del sistema neuromuscolare.
Dal 1992 al 2002 lavora presso Segesti Srl e Best Sires Srl – aziende specializzate in ricerche e statistiche.
Dal 2002 al 2008 collabora in veste di fisiologo con iLabs, laboratorio di ricerca di Diagramma, punto di riferimento per l’innovazione tecnologica nel mercato assicurativo nazionale e internazionale, caratterizzato da una totale indipendenza economica e metodologica creando numerose collaborazioni con professionisti del mondo tecnologico, accademico, finanziario e con prestigiose partnership internazionali. Dal 2008 continua in Italia i lavori di ricerca medico-scientifica presso varie strutture.
Guido Gabbrielli è, invece, il CTO (Chief Technical Officer) di Viktor Srl. Ingegnere iscritto all’albo, si è laureato in ingegneria meccanica nel 2006 presso il Politecnico di Milano. Da sempre interessato alla progettazione e allo sviluppo di macchinari ad alto contenuto tecnologico, si è occupato tra il 2008 e il 2012 della gestione del Dipartimento tecnico-meccanico e di ricerca e sviluppo di macchinari per la lavorazione della carta presso Rilecart Srl (Gruppo Pigna).
Attualmente si occupa di Proposal Engineering per il settore Oil & Gas presso una società leader mondiale nella costruzione di scambiatori di calore industriali. A seguito di un incidente motociclistico, è entrato in contatto con le realtà riabilitative post trauma neuromuscolare sia in Italia che all’estero, partecipando anche ad un trial, il primo in Europa, utilizzando presso il centro riabilitativo di Costa Masnaga Villa Beretta un esoscheletro denominato Rewalk sviluppato da ricercatori israeliani.
Il CEO (Chief Executive Officer) è invece Mario Gabbrielli. Si è laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano nel 1968. Ha iniziato la sua attività lavorativa alla Banca Popolare di Bergamo: è stato Direttore Amministrativo di Consociate estere del gruppo Zanussi, poi Direttore Finanziario del gruppo Olivetti nel 1978, Direttore Finanziario del gruppo ENI nel 1984, Amministratore Delegato dell’Agricola Finanziaria (Gruppo Ferruzzi) nel 1987, Amministratore Delegato di BNL Gestioni SGR dal 1988 al 1999. Presidente della Gabbrielli & Associati Spa dal 2000.
Con questa società ha dato vita, successivamente, a Quadrivio SGR (società operante nel Private Equity) con Mit.Fin.e Marco Vitale, e First Capital S.p.a. (società operante negli investimenti in PMI non quotate) con le famiglie Binello e Torchiani. Le due realtà hanno avuto successo e sono state successivamente cedute. Ha fatto parte di diversi consigli di amministrazione e collegi sindacali in banche, istituzioni, aziende pubbliche e private. È iscritto all’Albo dei revisori contabili ed è membro dell’Advisory Council dell’Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari. È autore di libri per Il Sole24 ore (uno di questi «Capire la finanza» è il best seller dell’economia in Italia) ed articoli in materie economiche e finanziarie.
Completano lo staff il responsabile commerciale Corrado Farenzena, il responsabile dell’area Comunicazione e marketing Matteo Zanardi, Mario Soccini nel comparto Ingegneria e produzione, Roberta Bergamo in amministrazione e i fisioterapisti Tommaso Denti, Giacomo Maffioletti e Simone Zanotti.
Gli obiettivi
Solo in Europa il mercato potenziale per VIK16 e VIK8 è di 500.000 unità. L’obiettivo di Viktor Srl è raggiungere in 5 anni una penetrazione dello 0,2% di questo mercato.
Le stime prevedono la vendita 495 sistemi AFESK™, tra VIK16 e VIK8 e 450 VIK SPORT, entro il 2023 e di aumentare gradualmente le capacità produttive e di vendita, raggiungendo le 2.565 unità entro il 2025.
Lo scopo è catturare una quota di mercato del 3%. I conti economici previsionali, presentati nel Business Plan, prevedono ricavi in positivo dal 2020 e per tutto il quinquennio (2020-2025) con utili netti in tutti e cinque gli anni presentati.
La società opera con quattro istituti di credito e non ha indebitamento finanziario a breve termine.
Ha ricevuto quattro finanziamenti a 5 anni (garantiti dal Medio Credito Centrale come previsto dalla vigente normativa sulle Start Up e le PMI innovative) per complessivi 700.000 euro (100.000 euro a testa dalla Banca Popolare di Sondrio e da Banca Intesa e 500.000 – in due tranche – da Ubi Banca). I soci fondatori hanno erogato finanziamenti, infruttiferi di interessi, per un importo di 84.000 euro negli esercizi precedenti e di 150.000 euro nell’esercizio in corso per un totale di 234.000 euro ad oggi.
La società non ha ancora utilizzato le possibilità offerte dal recente «Decreto Sviluppo» e potrebbe richiedere finanziamenti per 390.000 euro (pari al doppio del costo del personale del 2019) a 6 anni garantiti dallo Stato al 90%.
I pro e i contro dell’investimento
Il metodo Viktor con tecnologia AFESK è unico nel mercato di riferimento. I prodotti sono stati sviluppati sotto la guida del dottor Viktor Terekhov. Nella assai improbabile ipotesi che Terekhov dovesse interrompere la collaborazione con Viktor Srl, ciò potrebbe determinare una riduzione della capacità competitiva della Società, condizionandone gli obiettivi di crescita previsti.
Nonostante l’Amministratore della Società garantisca, ai sensi di legge, la correttezza e veridicità delle scritture contabili e dei bilanci fin qui redatti, non si possono escludere sopravvenienze – attive o passive – relative a tali precedenti attività.
Altri rischi relativi all’investimento sono connessi alla struttura societaria (startup innovativa), particolarmente esposta al rischio imprenditoriale connesso alla capacità della società di realizzare il proprio modello di business.
Inoltre il raggiungimento degli obiettivi e delle performance esposti nel business plan sono risultati di stime e ponderazioni che, per quanto prudenziali, non danno certezze in merito alla futura realizzazione.
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