La documentazione predisposta in piattaforma in termini di chiarezza e completezza risulta eterogenea. Business Plan e Presentazione Aziendali riescono a raggiungere due livelli comunicativi differenti.
Nella presentazione aziendale non si riscontra una comunicazione lineare del progetto, che appare frammentato e non del tutto chiaro, anche se traspare in modo predominante la mission che la compagine sociale intende perseguire.
Nel piano finanziario della società, è più facilmente individuabile il business model, dove vengono chiariti diversi punti chiave della visione futura del progetto.
Nella parte finale del Business Plan si trova il commento al conto economico previsionale. Si trattano qui più specificamente le tappe di maggior interesse economico per la società, senza dare molto spazio agli assunti finanziari che portano ai risultati mostrati negli schemi allegati successivamente.
Analisi di mercato e vantaggio competitivo
Agristeria si posiziona nel mercato specifico dell’agritech food. I documenti presentati non forniscono un’analisi di TAM, SAM e SOM.
Sono inseriti esclusivamente dati che riguardano la totalità del mercato food, cresciuto di 7 miliardi negli ultimi 5 anni, senza specificarne la competenza geografica.
La sfida sarà sicuramente proporre un format innovativo e che riesca realmente a restituire qualcosa di unico al cliente distinguendo l’Agristeria dalla fitta rete di competitors che popola il mercato. In merito a questi ultimi soggetti, l’analisi presentata dalla società risulta poco profonda. Nello specifico vengono identificate, senza scendere nei dettagli, categorie di competitors come i Big Players della GDO, i negozi di vicinato, i farmer’s market e i ristoranti bio.
Previsioni economiche e Business Model
La strategia aziendale prevede l’apertura di punti vendita propri e dati in gestione a terzi. Nei prossimi 3 anni 35 unità, per poi raggiungere numeri più elevati nel giro dei 5 anni.
Nel piano sono ben esposti i dati che riguardano il fabbisogno finanziario. Sono sviluppate nello specifico le fasi che riguardano l’avvio del progetto, individuate come le più critiche.
Mese per mese viene rappresentato uno schema sintetico ed efficace di costi e ricavi prettamente operativi per il triennio 2020-2022 pari a circa 900.000€. Tale fabbisogno nelle strategie aziendali troverà copertura tramite finanziamento bancario, accesso a fondi comunitari, cash flow delle prime attività e da una percentuale di equity ceduta al mercato (non esclusivamente in equity crowdfunding).
Si evidenzia anno per anno l’evoluzione dei Financial di maggiore impatto per la società. La storia evolutiva del fatturato porterà la società ad avere un incremento dei ricavi dalla vendita di prodotti pari al 1000% raggiungendo così nel 2022 un fatturato di circa 4 milioni.
I ricavi ottenuti invece dalle fees di gestione, seguirà un andamento moderato attestandosi su valori che si avvicinano al 110%. Già al secondo anno di piano la società prevede di superare il Break Even point raggiungendo un EBITDA positivo di circa 370.000€.
Per quanto riguarda la destinazione dei capitali raccolti non viene previsto un piano differenziato di destinazione dei fondi raccolti a seconda che la campagna raggiunga il Soft Cap (80.000€) o l’Hard Cap (490.000€). Tutto il capitale raccolto, da quanto si evince, sarà destinato alla creazione di nuovi punti vendita.
Piano di espansione e Valutazione Pre – Money
Relativamente al piano di espansione nei successivi 3 anni, la società fornisce un buon grado di dettaglio specifico per anno:
- Il 2020 viene identificato come l’anno di lancio del progetto e sarà caratterizzato da un primo margine di contribuzione negativo. La società ha l’obiettivo nel corso dell’anno di aprire nuovi punti vendita a Pisa, Livorno, Firenze e Lucca.
- Già dal 2021 la società sarà oltre il Break Even Point, con un primo margine positivo di circa 800.000€. In questo periodo l’obiettivo sarà quello di consolidare e promuovere la sua posizione di mercato pianificando l’apertura di altri punti vendita.
- Nel 2022, con 10 punti vendita a regime, Agristeria darà espressione del suo potenziale. Per quest’anno il primo margine di contribuzione sarà di circa 2.000.000€.
La società è listata sulla piattaforma con una valutazione di 1.000.000€. Non ci sono documenti di tipo economico che possano chiarire la valutazione. All’interno del BP, la cifra tiene conto dei conferimenti iniziali nella società e dei principali fattori valutativi in materie di start up.
Si dà enorme enfasi alla valorizzazione del Know-how, del management e dell’unico punto vendita posseduto (in fase di ristrutturazione a cui è anche dedicata una parte del futuro aumento di capitale) senza dare sostanza reale alla valutazione stessa.
Tasso Interno di rendimento per l’investitore
Per quanto riguarda il TIR (Tasso interno di rendimento) per l’investitore, stando a quanto esposto in BP, al quinto anno (2025) si attesterà su valori di poco superiori al 100%. Ciò vuol dire che, investita la quota minima 250€, ci sarà un ritorno per il socio di circa 9.000€ all’exit.
Le misure sopracitate hanno come assunto principale un multiplo di mercato pari a 11,5 volte i ricavi della società.
Discreta attenzione nella redazione del BP è stata posta sull’analisi di operazioni comparabili di M&A. Si analizzano diverse operazioni che hanno visto l’acquisizione da parte di grandi player del mercato di realtà in forte espansione. Ragionevolmente il management della società si aspetta che il progetto raggiunga una possibilità di exit a prezzi e condizioni simili. Tale opzione appare abbastanza realistica se si guarda al settore che dimostra una fortissima espansione in tutto il mondo.