Analisi Business Plan
La base documentale a supporto della campagna Crowdfunding di Barberino’s risulta completa, chiara ed esaustiva. Il pitch descrittivo, contiene una descrizione dettagliata del mercato di riferimento, dei competitor, della storia recente e delle milestones future. Il file “Business Plan” contiene gli assunti alla base della stesura del piano previsionale prospettico e risulta idoneo per un investitore a comprendere il business model e la crescita attesa della società.
La documentazione quindi risulta completa in ogni sua parte, e comprensiva di tutti i temi che un Business Plan e un Pitch dovrebbero contenere per essere funzionali ad un eventuale investitore.
Analisi Mercato
Barberino’s è una catena di barbieri per uomo, che ha trasformato la semplice necessità di tagliarsi i capelli in un’esperienza di lusso ad un prezzo accessibile. L’azienda opera nel settore del “Men’s Grooming” valutato nel 2016 circa 35 miliardi di euro a livello mondiale, con un CAGR di crescita previsto nel quinquennio 2016-2021 pari a 7.8% (fonte Euromonitor 2016). Il mercato italiano offre ad oggi un’offerta molto frammentata, la maggior parte degli operatori del settore è di origine locale e senza una forte Brand Identity; L’Italia conta più di 92.000 parrucchieri di cui il 30% da uomo e solo il 5% conta più di 5 dipendenti.
Il modello di business di Barberino’s si basa su due catene del valore, la prima relativa all’offerta di servizi (taglio tradizionale, rasatura, trattamenti anticaduta) e la seconda relativa ai prodotti per la toelettatura maschile venduti a marchio proprio sia negli store fisici che online.
Per la linea di Men’s Grooming, i brand esistenti offrono tipicamente due tipi di customer experience: Unisex e Anglo-American. I maggiori competitor del segmento Unisex sono Aldo Coppola, Toni&Guy e Jean Louis David. Nel segmento Anglo-American i maggiori competitor sono Bullfrog, Hiro Barber Shop e Machete Barber Shop. Nel segmento dello stile italiano il maggiore competitor è Barberia Italiana.
Per la linea di prodotti di Grooming i maggiori competitor sono Acqua di Parma, l’Oreal e Nivea che occupano il segmento Unisex e Murdock, Bullfrog , Bulldog e Proraso che occupano il segmento specifico per uomo.
Barberino’s oggi e gli obiettivi del futuro
Barberino’s è stata fondata nel 2016 ed è arrivata a fatturare al 2019 circa 1.3 milioni di euro. Ad oggi l’azienda conta 6 negozi (4 a Milano, 1 a Padova e 1 a Brescia), 1 Barber Corner e 1 sede centrale con magazzino. L’azienda conta circa 29.000 clienti di cui l’80% ricorrente e gode di un sistema tecnologico proprietario per la prenotazione degli appuntamenti e per l’acquisto dei prodotti online. I ricavi ad oggi sono generati principalmente da servizi offerti a clienti ricorrenti spinti dal bisogno di un taglio tradizionale dei capelli con uno scontrino medio pari a circa 34 €.
Il piano prospettico dei ricavi risulta coerente con i dati del quadriennio appena concluso. Al 2020 il Business Plan tiene conto dell’effetto Covid-19, infatti prevede dei ricavi al 2020 pressoché immutati rispetto al 2019, assorbendo quindi i mesi di lock-down con la crescita attesa del fatturato.
Il piano strategico al 2023 prevede un rafforzamento del Brand, sia attraverso l’apertura di nuovi negozi fisici nelle più importati città del nord Italia, sia tramite l’espansione della profondità della gamma dei prodotti di Grooming per uomo che la riduzione dei costi di produzione.
L’obiettivo entro il 2023 è di diventare leader del mercato italiano, per poi iniziare l’internazionalizzazione a partire dal 2024 con la stesura del nuovo piano strategico.
Analisi Financial
Le stime previsionali di costi e ricavi risultano coerenti con l’andamento della società dell’ultimo quadriennio. È previsto nel 2020 un fatturato pari a quello del 2019 nonostante i 3 mesi di lockdown imposti per poi iniziare una crescita sostenuta nel 2021. Nel 2021, infatti i ricavi stimati raddoppiano rispetto al 2020. Il trend di crescita negli anni successivi però si riduce, è infatti attesa una crescita prospettica dei ricavi del 80% circa nel 2022 rispetto al 2021 e una crescita attesa del 30% nel 2023 rispetto al 2022. Se da un lato questa crescita attesa è assolutamente in linea con i dati a consuntivo che Barberino’s ha fornito circa l’andamento dei negozi fisici, dall’altro lato la crescita della vendita dei prodotti non poggia su delle basi cosi solide.
Il capitale raccolto attraverso il crowdfunding servirà innanzitutto per l’apertura di nuovi punti vendita che porteranno ad un EBITDA negativo per i primi due anni di piano, ed in più serviranno per finanziare la parte di risorse umane e tecnologiche, nonché per sostenere le spese di marketing.
Nello specifico in uno scenario di raccolta da 500.000 €, il 40% dei fondi sarà utilizzato per le nuove aperture, il 20% in HR e tecnologia e il restante 40% in marketing. Nello scenario di raccolta da 1.000.000 di €, il 50% dei fondi sarà utilizzato per le nuove aperture, il 15% in HR e tecnologia e il restante 35% in marketing.
Valutazione Pre-Money
La richiesta di finanziamento che oscilla tra i 500.000 € e il Milione di euro, risulta coerente con lo stadio in cui si trova l’azienda. Ci troviamo difatti, di fronte ad un’azienda che fattura da 4 anni e che ha una forte brand identity nelle zone geografiche in cui è presente.
La valutazione Pre-Money pari a 5.200.000 € è stata calcolata dall’azienda con il metodo del Discount Cash Flow (DCF). Non sono stati utilizzati il metodo dei multipli in quanto non sono ad oggi presenti sul mercato un numero significativo di operazioni comparabili con il modello di business ibrido di Barberino’s.
Exit Strategy
Le possibilità di exit, secondo Barberino’s sono molteplici. Il settore beauty, e in particolare il grooming maschile, è caratterizzato da continue operazioni di M&A da parte di aziende leader nel settore e dall’ingresso di fondi di investimento desiderosi di aggredire nuove nicchie di mercato. Si guardi per esempio ai casi americani “theartofshaving” e “fekkai”.
Anche il mondo della moda e del lifestyle maschile è attivo in ambito M&A con l’obiettivo di evolvere il business model retail attuale grazie all’integrazione di vere e proprie esperienze. Inoltre, non è esclusa, dato l’EBITDA positivo alla fine del 3 anno di piano, la possibilità di una IPO nel momento in cui le dimensioni lo consentiranno.
Esistono due tipologie di quote per gli investitori in crowdfunding, le quote A per investimenti superiori a 25.000 € e le quote B per gli investimenti inferiori a tale cifra.
Le quote di categoria “A” (le “Quote A”) sono dotate dei diritti patrimoniali ed amministrativi stabiliti dalla legge e dallo statuto, e hanno le seguenti caratteristiche e diritti:
- Sono soggette al diritto di prelazione da parte dei titolari delle quote di categoria “A” di cui all’articolo 14 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di prelazione di cui all’art. 14 dello statuto sociale nell’ipotesi di trasferimento di quote di categoria “A”;
- Attribuiscono il diritto di co-vendita di cui all’art.15 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di trascinamento di cui all’art. 16 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di liquidazione preferenziale di cui all’art. 44 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di voto nelle delibere assembleari.
Le quote di categoria “B” (le “Quote B”), che sono sprovviste del diritto di voto, hanno, in particolare, le seguenti caratteristiche e diritti:
- Non sono soggette e non attribuiscono il diritto di prelazione di cui all’art. 14 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di co-vendita di cui all’art. 15 dello statuto sociale;
- Attribuiscono il diritto di liquidazione preferenziale di cui all’art. 44 dello statuto sociale;
- Sono sprovviste del diritto di voto, tranne che per le deliberazioni di cui alle assemblee speciali come previsto all’articolo 27 dello statuto societario.