Be Green Tannery su MamaCrowd: il financial

Analisi Business Plan

Be Green Tannery è una PMI innovativa che concia pelli ovine e caprine utilizzando un metodo innovativo che minimizza la presenza di metalli pensanti nel prodotto finito.
La società, sulla pagina dedicata in piattaforma, offre principalmente due documenti: Pitch e Business Plan.
Entrambi offrono una panoramica chiara delle informazioni qualitative e quantitative relativamente al business della società.
Nel Pitch aziendale vengono trattati temi chiave per la comprensione del business da parte di un potenziale investitore, offrendo una visione chiara ed esaustiva.
Nel Business Plan sono affrontati in modo approfondito i temi economici e di sviluppo finanziario della società offrendo ai potenziali futuri soci, esplicitando due possibili scenari a seconda che la raccolta raggiunga cifre più vicine al Soft o Hard Cap.

Analisi di mercato

Il carattere innovativo dei prodotti offerti da Be Green Tannery risiede nel trattamento delle pelli che avviene in un’ottica improntata sulla salvaguardia dell’ecosistema circostante, non compromettendo la qualità delle pelli lavorate.
Nella presentazione aziendale il management societario analizza in generale il contesto economico europeo relativo al mercato conciario. In Europa, il settore della pelletteria di lusso conta un valore della produzione circa 53 miliardi di euro (2019). Da studi di settore effettuati dalle principali società di consulenza strategica (Bain & Company, McKinsey), entro il 2024 l’industria della pelletteria di lusso dovrebbe superare i 60 miliardi crescendo ad un CAGR del 3%.
In Italia il mercato conciario produce per quasi 5 miliardi di euro, rappresentando il 65% della produzione europea ed il 22% di quella mondiale. Tali dati mettono in evidenza l’importanza strutturale di un mercato che nel nostro paese esporta per il 73% della produzione.

I competitors

Nel nostro paese il mercato è geograficamente concentrato in quattro aree: Campania, Lombardia, Veneto e Toscana. Be Green Tannery è situata nel distretto di Solofra (Campania), famoso per essere l’unico a lavorare pelli ovine e caprine. Nei documenti presentati, proprio per la particolarità delle pelli lavorate, la società individua diversi competitors:

  • Russo di Casandrino: situato nel napoletano, concia pelli ovine, caprine e vitelline, ma con metodi di concia tradizionali;
  • Nuti Ivo Group: gruppo che tratta ogni tipo di pelle, posizionato a Santa Croce in toscana, anche in questo caso esclusivamente con metodi tradizionali;
  • Conceria Gaiera: si posiziona nel distretto Lombardo, con produzione di pelli vitelline, caprine ed ovine sempre esclusivamente attraverso metodi di concia tradizionali;
  • Conceria Carisma: situata proprio nel distratto di Solofra (come Green Tannery), ma che produce esclusivamente pelli vitelline e ovine, con metodo tradizionale.

Stando a quanto riportato nei documenti presentati in piattaforma, Be Green Tannery, nel panorama italiano, risulta essere l’unica realtà conciaria che ha ideato e brevettato un processo di produzione metal free, acquisendo così un vantaggio competitivo difficilmente replicabile da parte dei competitors diretti.

Tecnologia e risultati

La tecnologia ideata e brevettata da Be Green Tannery ha un grande impatto su diverse variabili relative all’operatività conciaria, riducendo non solo la presenza di metalli pesanti nei prodotti finiti, ma anche permettendo un risparmio energetico e quindi di costi da non sottovalutare. Nello specifico:

  • Riduzione di 1/3 dei tempi di lavorazione, 24h rispetto le 36h richieste dalla concia tradizionale;
  • Riduzione del 30% dei consumi elettrici, si passa dai 520 kw a 360kw per la produzione di 1.000 pelli;
  • Calo dell’utilizzo di acqua nel processo del 30%, 7.000 litri invece che 10.000, sempre per 1.000 pelli;
  • Drastico calo della presenza di metalli pesanti nelle pelli del 90%.

La società, fondata ed operante dal 2018, ha subito dimostrato la qualità del proprio lavoro raggiungendo risultati economici soddisfacenti già dal primo anno di attività. Il fatturato per il 2018 è stato pari ad 1,2 milioni di euro. Negli anni successivi la crescita è stata sostenuta, attestando il 2019 su livelli di ricavi totali superiori a 3,7 milioni di euro, registrando un calo nel 2020, dovuto alla pandemia in atto in tutto il mondo, chiudendo l’anno con 3,1 milioni di euro di fatturato. La società, oltre a triplicare il fatturato dal 2018, è riuscita a produrre circa 2 milioni di piedi quadri di pelle, attirando circa 53 clienti attivi, tra cui grandi gruppi del lusso a livello mondiale.

Analisi business plan.

Nel business plan presentato, la società propone ai potenziali investitori un’analisi sufficientemente approfondita delle metriche economiche future della società.
Sono proposti due possibili scenari, a seconda che la società raccolga cifre più vicine al Soft – Cap (250.000€) o all’Hard – Cap (800.000€).
Nel primo caso, la società la società tra il 2020 e il 2024 ha stimato un CAGR sui ricavi del 36% passando da quasi 3,1 milioni di euro a oltre 10,5 milioni di euro del 2024. Nello stesso periodo l’Ebitda crescerà nei 4 anni ad un CAGR di circa il 110% raggiungendo valori superiori ai 2,3 milioni di euro con un margine sul fatturato di oltre il 22%.
Differentemente nel secondo caso, la società stima una crescita del fatturato tra il 2020 e il 2024 ad un CAGR di oltre il 40% passando da 3,1 milioni di euro a circa 12,3 milioni di euro nell’ultimo anno di piano.
Nel periodo preso in considerazione l’EBITDA subirà una crescita ad un CAGR di quasi il 120%, superando i 2,8 milioni di euro con un margine sul fatturato del 23%.
Purtroppo, nella documentazione messa a disposizione, non viene esplicitato il metodo di calcolo della valutazione Pre – Money della società fissata a 4.998.000€.

Destinazione del capitale raccolto ed Exit Strategy

Anche per quanto riguarda la destinazione del capitale raccolto la società ipotizza due possibili scenari:

  1. Raggiungimento di cifre prossime al Soft – Cap – la maggior parte del capitale verrà impiegato per l’acquisto di attrezzature industriali e commerciali. La restante parte di capitale verrà utilizzata per effettuare investimenti in una nuova struttura produttiva.
  2. Raggiungimento di cifre prossime all’Hard – Cap – i fondi verranno suddivisi ed investiti in progetti di ampliamento dell’attuale struttura produttiva, saranno effettuati dei lavori di ristrutturazione con contestuale investimento in attrezzatture industriali e commerciali ed una quota parte dei fondi verrà poi utilizzata per l’approvvigionamento di pelli pregiate.

Nel Business Plan è inoltre possibile ritrovare informazioni in merito alle potenzialità di exit strategy per gli investitori. L’analisi mostra che dal 2017 al 2019, il mercato ha visto la finalizzazione di differenti operazioni, sia di acquisizioni da parte di player sistemici di mercato, sia di fusioni tra società operanti nel settore, ma anche di partecipazioni da parte di fondi di privat equity in realtà più o meno strutturate. Ciò potrebbe essere molto interessante per gli investitori alla luce di una potenziale uscita futura dal capitale, che in questo modo potrebbero avere la possibilità di monetizzare il proprio investimento in tempi non molto lunghi.

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