Gaia su BackToWork: il financial

Analisi Business Plan

La base documentale a supporto della campagna risulta chiara e completa. La descrizione del Business model risulta soddisfacente, così come la descrizione di quanto effettuato finora dalla società, e la definizione degli obiettivi futuri. Chiara l’analisi del mercato e l’analisi dei competitor esaminandone punti di forza e di debolezza L’analisi dei financial risulta chiara ma non troppo approfondita, non esplicitando gli assunti sottostanti al business plan. Le stime previsionali di costi e ricavi sono spacchettate per singolo centro di ricavo e singolo centro di costo.

Analisi mercato

GAIA nasce dalla passione per la moda di una teenager che intende risolvere un dilemma che affligge molte sue coetanee: cosa indossare per sentirsi al meglio? 
GAIA, con tecnologie di Artificial Intelligence (AI) che consentono di realizzare una soluzione altamente scalabile, si pone come un’amica fidata esperta di moda in grado di proporre outfit personalizzati basati su gusti e desideri degli utenti, selezionandoli dalle proposte di moda dei Brand e dai trend del momento.

Il Business Model

Il Business Model di GAIA si basa su tre figure: Utenti della community, Brand/Retailer, Fashion Stylist.

  • Utenti della Community: ricevono proposte di outfit personalizzate con prodotti che possono essere acquistati nel marketplace dei Brand/Retailer partner o nell’e-commerce integrato di GAIA. Forniscono i dati relativi agli abiti posseduti ai loro comportamenti d’acquisto e alle proprie abitudini che rendono possibile la vendita dei report informativi.
  • Brand/Retailer: presentano in piattaforma i loro prodotti per veicolare gli acquisti nelle modalità innovative proposte da GAIA. Acquistano i report informativi con le abitudini d’acquisto e i gusti degli utenti della community
  • Fashion Stylist: dispongono di un proprio atelier virtuale, visibile anche ai Brand, per proporre i loro prodotti virtuali che confluiranno nel Marketplace di Virtual Goods di GAIA.

Il revenue model prevede quindi fonti diversificati di guadagni riconducibili alla vendita di prodotti reali e virtuali sulla piattaforma; abbonamenti per le funzionalità premium dell’applicazione; vendita dei report generati dal vasto patrimonio informativo sui comportamenti e abitudini di acquisto degli utenti e alla pubblicità sul sito di GAIA.

Il mercato di riferimento è il Fashion e-commerce e quello dei prodotti virtuali, entrambi in crescita vertiginosa:

  • Il Fashion e-commerce è il primo mercato per gli acquisti on-line, con un volume mondiale per il 2019 di 545 Miliardi$ (6.3 mercato Italia) con previsioni di crescita a 713 Miliardi$ nel 2022 (9,1 mercato Italia), con un CAGR del 10%. 
  • Riguardo il mercato dei prodotti virtuali, la domanda globale è esplosa parallelamente alla rapida crescita dei social media e dei giochi online, generando in pochi anni un mercato multimiliardario dai margini elevatissimi. Nel 2017 si è attestato sui 38 Miliardi $ con previsioni di crescita fino a 189 Miliardi $ per il 2025, con un CAGR del 22%. 

Il mercato target per gli user B2C è rappresentato dai Teenager/Generazione Z tra i 14 e 25 anni, prevalentemente di genere femminile pari a 150 milioni di potenziali utenti nel mondo (TAM). Il mercato potenzialmente disponibile (SAM) è pari al 75% del TAM che dichiara di avere interesse per la moda ed è pari a 110 milioni di utenti. Il mercato realmente ottenibile (SOM) e che GAIA si posta come obiettivo per il 5 anno di piano è pari al 2% del SAM, ovvero 2 milioni di utenti.

Target e competitor

Per quanto riguarda il target degli user B2B, GAIA punta a coinvolgere Stilisti giovani ed emergenti che in riferimento alle varie scuole di moda si attestano a circa 25.000 persone in Italia e 250.000 persone a livello mondiale. L’obiettivo è di avere in piattaforma almeno il 2% di questa utenza al termine del 3° anno. Per quanto riguarda i Brand, GAIA punta su quelli focalizzati sui teenager, con presenza attiva sulle piattaforme social Instagram e Tik Tok e che hanno avviato le prime esperienze nel campo dei virtual goods. Si stimano circa 12.000 Brand e riuscire a coinvolgere almeno il 2% al 3° anno di attività.

I maggiori competitor di GAIA sono: Combyne, Cladwell, Stylebook, Bantoa, 21Buttons, Chicissimo e Lookiero. Ma nessuno utilizza l’approccio di GAIA di focalizzarsi su una user experience basata sulla gamification e su outfit personalizzati. Inoltre nessun competitor si rivolge al target di GAIA, la generazione Z.

Execution Plan

Nell’ottobre 2019 vi è stato il rilascio del sito web. Nel marzo 2020 è stata rilasciata la prima versione della web app e il lancio di GAIA sul mercato italiano. Nel luglio 2020 è stata registrato un forte aumento del numero degli utenti con una crescita del 1700% rispetto a maggio. Nel settembre 2020 infine è stato rilasciato l’e-commerce ed è stata avviata una partnership con Yoox. Ad oggi GAIA conta 15.000 utenti, 155.000 vestiti caricati sulla piattaforma e 150.000 richieste di outfit. È 

Per il futuro GAIA ha pianificato una road map che prevede:

  • Q4 2020: Rilascio app per IOS e Android, il raggiungimento di 20.000 utenti e 3 partnership con siti di e-commerce.
  • 2021: È previsto il consolidamento del mercato italiano, il lancio di GAIA nel mercato europeo, il rilascio di una piattaforma integrata di e-commerce, il raggiungimento di 80.000 utenti e la presenza di 27 brand in piattaforma.
  • 2022: È previsto il lancio nel mercato world-wide, il raggiungimento di 313.000 utenti e la presenza di 103 brand in piattaforma.
  • 2023: È previsto il lancio dei prodotti a marchio GAIA, il raggiungimento di 780.000 utenti e la presenza di 213 brand in piattaforma.
  • 2024: È previsto l’integrazione di GAIA con dispositivi wearable e smart fabrics, il raggiungimento di 1.250.000 utenti e la presenza di 241 brand in piattaforma.

Analisi financials progetto

GAIA ha effettuato due previsioni economiche, in base agli scenari di raccolta possibili ovvero il soft cap di 100.000€ e l’hard cap di 400.000€.

Per lo scenario relativo al soft cap, per il 2021 sono previsti 26.000 € di ricavi, per il 2022 278.000 € di ricavi con una crescita del 990% YoY. Per il 2023 sono previsti ricavi per 1.344.000 € con una crescita YoY rispetto all’anno precedente del 383%. Nel 2024 sono previsti ricavi per 3.899.000 € con una crescita YoY del 190% ed infine nel 2025 sono previsti ricavi per 5.714.000 € con una crescita YoY rispetto al 2024 del 47%.

Per quanto riguarda lo scenario relativo al hard cap, per il 2021 sono previsti 63.000 € di ricavi, per il 2022 619.000 € di ricavi con una crescita del 880% YoY. Per il 2023 sono previsti ricavi per 4.537.000 € con una crescita YoY rispetto all’anno precedente del 632%. Nel 2024 sono previsti ricavi per 13.424.000 € con una crescita YoY del 196% ed infine nel 2025 sono previsti ricavi per 21.498.000 € con una crescita YoY rispetto al 2024 del 60%.

Entrambi gli scenari prevedono un reddito d’esercizio negativo nei primi due anni (2021 e 2022) per poi andare in utile a partire dal 2023.

I fondi raccolti saranno utilizzati in modo diverso a seconda dell’obiettivo raggiunto. 

In caso di raggiungimento del soft cap i fondi saranno così ripartiti

  • 46.000 € per il personale;
  • 26.000 € in comunicazione e marketing;
  • 20.000 € in investimenti sulla piattaforma;
  • 8.000 € per le spese generali.

In caso di raggiungimento del hard cap i fondi saranno così ripartiti:

  • 88.000 € per il personale;
  • 200.000 € in comunicazione e marketing;
  • 92.000 € in investimenti sulla piattaforma;
  • 20.000 € per le spese generali.

Valutazione Pre-money

I fondi richiesti tramite crowdfunding sono in linea con la dimensione dell’azienda e in linea con i bisogni finanziari emersi dal piano industriale.

La valutazione Pre-Money dell’azienda è pari a 1.600.000 €, ma nulla viene esplicitato in merito al metodo di valutazione della stessa. È previsto uno sconto sulla valutazione pre-money del 44% per i primi 125.000 euro investiti tramite crowdfunding.

EXIT strategy 

L’azienda ha previsto due tipologie di quote per gli investitori. Coloro che investiranno una cifra superiore ai 20.000 € potranno sottoscrivere quote con diritti amministrativi e diritti patrimoniali. Coloro che investiranno cifre inferiori a 20.000 € potranno sottoscrivere  quote che detengono esclusivamente diritti patrimoniali. 

La tempistica e la modalità dell’exit dipenderanno dallo sviluppo di GAIA e dall’andamento dei risultati economico-finanziari e di business. Di seguito le possibili exit strategy:

  • La way-out più verosimile è rappresentata dall’acquisto del 100% di GAIA da parte di un operatore del business fashion tradizionale, interessato ad arricchire rapidamente la gamma di servizi e la base clienti attraverso l’acquisizione di GAIA. GAIA potrebbe essere appealing sia per un operatore tradizionale del fashion, non ancora presente sul digitale, sia per un operatore più innovativo, però interessato ad accelerare l’ampliamento della propria offerta e la sua base clienti, soprattutto nel segmento di clientela di interesse di GAIA.
  • Una seconda way-out, nell’ipotesi di sviluppo di una significativa base clienti, è l’interesse da parte di aziende dell’e-commerce, a integrare rapidamente le proprie linee di business e i propri mercati di interesse.
  • Una terza way-out, nel caso di un sostenuto sviluppo dei risultati di GAIA, potrebbe essere la quotazione in un mercato borsistico

In merito alle tempistiche, si ritiene che la way-out possa essere considerata attendibile tra il terzo e quarto esercizio, non solo sulla base dei risultati attesi entro tali esercizi, ma anche per i significativi tassi di crescita ancora preventivabili dopo il quarto anno.

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