Analisi Business Plan
Lifegate è una PMI fondata nel 2000 come media company focalizzata su temi di sviluppo sostenibile. In 20 anni di attività Lifegate è diventato un punto di riferimento della sostenibilità in Italia. Ha creato una community di 5 milioni di persone e promuove progetti concreti a tutela di ambiente e biodiversità.
I documenti messi a disposizione trasmettono informazioni sufficientemente approfondite. Su molti temi di interesse per l’investitore chiariscono in modo efficace la mission aziendale, i piani di sviluppo e le proiezioni economiche.
Il Pitch, per la parte descrittiva, e il business plan, per la parte finanziaria, risultano chiari e lineari, fornendo al potenziale futuro socio informazioni adeguate per effettuare una scelta in merito al proprio investimento.
Business model e analisi di mercato
Il gruppo di società legate al mondo Lifegate fornisce differenti servizi legati al mondo della comunicazione, della consulenza aziendale e dei progetti ambientali. La strategia del gruppo porta avanti i valori fondanti del progetto basati su sostenibilità, etica e rispetto del pianeta e della comunità raggiungendo molti risultati: 400 milioni di prodotti resi ad impatto zero, 25 mila rifiuti plastici raccolti, 80 milioni di mq di foreste tutelate e più di 900GWh di energia pulita e rinnovabile forniti alle aziende private.
Nello specifico il business model attuale della società è formato da quattro macro categorie di servizi:
- Consulenza Strategica: progetti strategici di sostenibilità e impatto sociale, attraverso una piattaforma di servizi e strumenti in grado di supportare le aziende in processi di cambiamento verso modelli di sostenibilità integrata;
- Content&Media: servizi di ADV radio e website attraverso ilnetwork di piattaforme diretto – web, mobile, radio e social media coinvolgendo oltre 5 milioni di persone e più di 5.000 aziende.
- Progetti Ambientali: progetti di sensibilizzazione e tutela dell’ambiente e delle biodiversità;
- Energy: distribuendo a imprese e privati energia rinnovabile e proveniente solo da eolico, solare ed idroelettrica 100% italiana.
Lifegate con questa struttura ha raggiunto importanti risultati a livello di gruppo. L’ultimo anno è stato caratterizzato da importanti risultati in termini di redditività. Il gruppo ha fatturato nel 2019 15 milioni di euro con un Ebitda margin superiore al 12% in forte crescita rispetto al 2018.
Nel pitch è presente anche una panoramica molto generale del mercato di riferimento. Sicuramente il settore in cui opera ed intende operare Lifegate è estremamente interessante. La sostenibilità è alla base di ogni piano di sviluppo aziendale. In Italia più di 36 milioni di persone sono interessate all’argomento e circa il 46% della popolazione ha piena comprensione dei principi di sostenibilità.
Anche gli investimenti sono in crescita nel settore pubblico e nel settore privato, raggiungendo i 31 trilioni di dollari totali. Quasi la metà di questi interessa il territorio Europeo.
Da considerare anche che Next generation EU plan avrà significativi fondi vincolati al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, soprattutto in edilizia, automotive e mobilità pubblica.
Sviluppo e obiettivi futuri
La documentazione mostra in modo analitico e programmatico i piani di sviluppo della società per il futuro. Fornisce una visione completa delle intenzioni di crescita. Infatti, proprio in occasione del ventesimo anno di attività, la società ha dichiarato un piano di crescita quinquennale che potrebbe portare alla futura quotazione in borsa. Nel 2024 la società conta di produrre ricavi per più di 30 milioni di euro un Ebitda di 3,84 milioni di euro, contando su una community stimata di 8 milioni di Lifegater.
La strategia che secondo il management porterà a questo sviluppo societario è articolata su tre punti:
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- La creazione di un Acceleratore di startup “sostenibili” avendo come principale scopo la selezione e lo sviluppo di progetti, tecnologie e servizi che riguardano la sostenibilità, creati da startup innovative, in cambio di equity. Il lancio della Business Unit è previsto per il 2021 con l’obiettivo di concludere durante l’anno 5 partecipazioni in startup focalizzare su progetti/tecnologie di sostenibilità. Entro il 2024 invece, è previsto il consolidamento del portafoglio di partecipazioni ad un target di 30 startup.
- Formazione per le aziende con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma Lifegate Education di formazione a distanza per le aziende entro il 2020 e di lanciare servizi formativi per il 2021.
- Ampliamento del team di consulenza strategica entro la fine di quest’anno con l’obiettivo di diventare leader nel settore della consulenza strategica per l’innovazione.
Con questo approccio Lifegate afferma di puntare alla quotazione in borsa nei prossimi 5 anni, proponendo una futura opportunità di liquidazione per i soci ad una valutazione 2 o 3 volte superiore rispetto al capitale investito. Infatti, se la società dovesse valere al 2024 circa 30 milioni (obiettivo minimo della società) come espresso nel business plan, un potenziale socio entrato nella compagine sociale ad una valutazione Pre – Money di 15.682.312€ vedrebbe il proprio capitale raddoppiato.
Analisi business plan e destinazione del capitale raccolto
La società presenta un documento apposito per la descrizione dello sviluppo economico del gruppo. Nel business plan la società mostra esclusivamente l’evoluzione del conto economico consolidato. Non ci sono indicazioni sugli assunti alla base di determinate proiezioni né è possibile capire le incidenze delle differenti linee di ricavi sul fatturato totale poiché espressi in forma aggregata
La società mostra un fatturato atteso per la fine del 2020 che supera i 16,5 milioni di euro con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. L’EBITDA già positivo a livello di gruppo cresce invece del 16% rispetto al 2019. La società stima un tasso di crescita del fatturato dal 2020 al 2024 di oltre il 15% arrivando a valori superiori a 30 milioni di euro con un EBITDA Margin del 13% (3,8 milioni).
Tale crescita sarà sostenibile anche grazie ai fondi recepiti dal round di equity crowdfunding in corso e la società specifica anche l’utilizzo dei fondi recepiti, non facendo però distinzione a seconda che le cifre raccolte saranno più vicine al Soft – Cap (196.250€) o all’Hard – Cap (1.000.000€).
Nello specifico la società conta di suddividere i fondi ottenuti come segue:
- 70% CAPEX: verranno dunque effettuati investimenti in nuove tecnologie a tutela dell’ambiente e della biodiversità, per lo sviluppo tecnologico piattaforma e-learning e per l’installazione di nuovi dispositivi a tutela dell’ambiente.
- 30% OPEX: è previsto un piano di importante ampliamento del personale relativamente al team di consulenza strategica, contestuale allo sviluppo di eventi tematici. La società ha inoltre pianificato di investire parte dei fondi per lo sviluppo della formazione e per l’acquisizione di traffico utenti per il network editoriale.
Purtroppo, tra i documenti presentati non è presente una spiegazione analitica dei metodi utilizzati per la determinazione della valutazione Pre – Money offerta (15.682.312€).