Playwood su Mamacrowd: il financial

Analisi del business plan

L’iniziativa imprenditoriale di Playwood è descritta in maniera molto dettagliata.
I documenti necessari a descrivere il business risultano completi ed esaustivi e toccano tutti i temi che un pitch descrittivo e un business plan devono contenere per essere funzionali ad un investitore.

Analisi di mercato

Playwood opera negli arredi DiY (“fai da te”) ed in kit di assemblaggio e delle strutture espositive. Il Fai da te è valutato circa 145 Miliardi di euro con una crescita del 12% rispetto al 2019, mentre quello delle strutture espositive è valutato circa 11 Miliardi di euro con una crescita del 18% rispetto al 2019.

Playwood si rivolge ad un’utenza globale ed ha un mercato di riferimento complessivo pari a circa 156 Miliardi di euro.

L’azienda ha dimostrato di poter competere nel proprio settore di riferimento, siglando numerosi contratti di esclusiva commerciale con player di grande rilievo nella distribuzione di arredi quali Leroy Merlin e Bauhaus, ed ha siglato un contratto per la distribuzione tramite Amazon.

Inoltre, detiene tecnologie e asset produttivi:

  • Polimero master proprietario (per i materiali di costruzione)
  • Stampi proprietari
  • Canale e-commerce su piattaforma proprietaria 
  • Deposito del brevetto relativo al design del sistema di assemblaggio a livello internazionale
  • Registrazione del marchio

Questi elementi consentono all’azienda un vantaggio competitivo rispetto ad eventuali competitor diretti.
Chiara e dettagliata l’analisi dei competitor, tra i quali si citano Ikea, Tylko e Floyd.

A differenza di tali competitor Playwood propone un sistema di assemblaggio e moduli pre-composti con materiali standard per creare il proprio arredo. Inoltre una volta montato, l’arredo sarà facile da smontare senza essere rovinato e potrà essere ampliato anche dopo l’acquisto.

Execution Plan

La nascita di Playwood è datata 2016,  e dal 2016 ad oggi i ricavi sono aumentati di 12 volte. Tale aumento è dettato da due fattori fondamentali:

  • Le competenze strategiche e di execution dei promotori dell’iniziativa, nonché la profonda conoscenza del mercato e delle metriche di vendita;
  • L’investimento di due importanti player del Venture Capital italiano,Primomiglio e LVenture che in due round di investimento datati 2017 e 2018 hanno investito 780.000 €, e che hanno permesso a Playwood di aggredire mercati lontani come Canada e Usa grazie all’acquisto di catene distributive localizzate.

Analisi Financial Progetto

L’ammontare richiesto da Playwood oscilla tra i 200.000 € (Soft Cap) e i 500.000 € (Hard Cap). Ogni scenario prevede determinate tipologie di investimenti che si concentrano entrambi su marketing, costi di produzione, HR, e Ricerca&Sviluppo. 

Per entrambi gli scenari di raccolta è previsto uno specifico scenario espansivo con i propri flussi previsionali. Entrambi risultano coerenti con la size dell’investimento e con i risultati degli anni precedenti. Infatti, lo scenario A relativo al raggiungimento del Soft cap presenta dei ricavi al 2022 pari a 9 volte i ricavi del 2019. Lo scenario B del raggiungimento dell’Hard cap presenta dei ricavi al 2022 pari a circa 12 volte i ricavi del 2019. Queste previsioni risultano in linea con quanto verificatosi negli ultimi 4 anni in cui i ricavi sono cresciuti di 12 volte.

Lo scenario A prevede costi marketing inferiori allo scenario B e un aumento del personale più graduale in base allo sviluppo aziendale. Il piano presuppone che con queste risorse l’e-commerce sia il canale più efficiente per raggiungere velocemente obiettivi di crescita importanti.
Sulla base di questa raccolta vediamo anche una forte crescita dell’EBITDA MARGIN a partire dall’anno in corso. Lo scenario di raccolta B prevede forti investimenti in marketing volti sia alla vendita che al riconoscimento del brand.
Viene anticipato l’ingresso di personale qualificato per sviluppare parallelamente sia il canale di vendita diretto che quello indiretto. Maggiori investimenti in ricerca e sviluppo consentiranno di anticipare l’uscita di nuovi prodotti.  Le maggiori risorse finanziarie disponibili consentiranno di migliorare le economie di scala e il primo margine.

Nonostante le divergenze descritte sopra, entrambi i piani di sviluppo si reggono sulle medesime milestones.

  • 2020: Consolidamento ed espansione del canale E-commerce in Europa, lancio delle linee di arredo ingresso in Amazon USA.
  • 2021: Raggiungimento dell’EBITDA positivo e del Cash Flow positivo ed ampliamento del team.
  • 2022: Fase di scale UP che prevede l’internazionalizzazione dei processi produttivi.

Valutazione pre-money

Nel round attuale di investimento, la dimensione dell’azienda non è più così piccola: ad oggi Playwood ha un fatturato di circa 500.000 €. La valutazione Pre-Money d’altronde rispecchia lo stadio in cui si trova l’azienda, che ha dimostrato di essere competitiva nel mercato in cui opera e si prepara a scalare il mercato internazionale (si pensi che il 68% delle vendite proviene dai mercati internazionali).

La valutazione Pre-Money ammonta a 4.5 Milioni di euro. Questa valutazione deriva dalla valutazione Post-Money contrattata dai due fondi nel round precedente pari a 3.2 Milioni di euro, aumentata del 40% in virtù dei risultati operativi raggiunti da Playwood nell’ultimo anno, in cui la società ha accresciuto il suo fatturato complessivo del circa il 40%.

Exit Strategy e calcolo del TIR

La società offre tre tipologie di quote diverse: quota A, B e C. 

  1. Le quote C partono da circa 500 € fino ad arrivare circa 10.000 € ed offrono diritti patrimoniali e di co-vendita.
  2. Le quote B che partono da circa 10.000 € fino ad arrivare a circa 20.000 € offrono diritti patrimoniali, diritti di co-vendita e una liquidation preference di 3° livello.
  3. Le quote A che partono da circa 20.000 € a salire offrono diritti patrimoniali, diritti di co-vendita e una liquidation preference di 2° livello. 

Interessante la possibilità di ottenere la liquidation preference che consente all’investitore di rientrare dell’investimento anche in caso di raggiungimento del solo valore pre-money in fase di exit.

Per quanto riguarda l’Exit Strategy, l’azienda prevede tre possibili alternative:

  1. Acquisizione da parte di un brand della grande distribuzione con l’obiettivo di appropriarsi di un prodotto capace di conquistare un nuovo target .
  2. Acquisizione da parte di un player estero consolidato e attivo nella vendita di tools dedicati al mercato DIY, con l’obiettivo di acquisire un prodotto innovativo, ad alta marginalità e di facile gestione logistica.
  3. Acquisizione da parte di un fondo Private Equity con l’obiettivo di costituire un conglomerato di società europee attive nel campo dell’DIY o dell’arredo in kit, come già successo negli USA.

 

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