RiDE su 200Crowd: il financial

Analisi business plan

Ride Smart Mobility si presenta come il primo brand di mobilità elettrica made in italy che opera sia nel settore dello sharing sia in quello dell’e-commerce.
La società, prima del lancio della campagna di Equity Crowdfunding nell’ottobre 2019 ha effettuato un primo aumento di capitale a cui hanno partecipato anche LVenture Group ed Iren Mercato, partner strategico che ha ancora una tranche aperta 100K con valutazione 1.7M – per l’apertura di una seconda città.
In piattaforma sarà possibile accedere alla documentazione societaria. Con lo scopo di comunicare il progetto, il management ha predisposto una presentazione agli investitori ed un business plan.
Entrambi i documenti risultano sufficientemente completi. Nello specifico la parte che riguarda le proiezioni finanziaria risulta essere precisa ed esplicativa, affrontando tutte le tematiche economiche utili ad un potenziale futuro socio per effettuare una scelta consapevole di investimento.

Il mercato di riferimento e l’analisi dei competitor



La società si posiziona in un mercato che sta subendo una costante evoluzione. Non viene effettuata un’analisi specifica nel settore dello sharing, ma vengono fornite delle metriche relativamente all’andamento del mercato della green mobility.
Con l’aumentare dell’attenzione su tematiche ambientaliste, il mondo della mobilità sostenibile diventa sempre di maggior interesse. Il mercato delle biciclette è in costante crescita da diversi anni (nel 2018 è cresciuto del 7%), specialmente nel settore e-bike (+13%).
Il mercato dei monopattini elettrici ha fatto registrare vendite ancora più sostenute, attestandosi su valori di crescita del 350% su base annua in Italia.
Anche i dati che riguardano il futuro danno il senso dell’evoluzione del business dello sharing di mezzi di trasporto. Si stima che entro il 2030 fino al 90% della popolazione potrebbe sostituire questi servizi ad un mezzo di proprietà.
Viene poi fornita una sommaria analisi sui numeri di espansione del mercato dell’e-commerce. Il fatturato dell’’intero settore nel 2019 ha superato i 49 miliardi di euro, crescendo del 17% rispetto all’anno precedente e attestandosi ad un tasso di penetrazione di circa il 70% della popolazione nazionale.
Relativamente all’analisi dei competitors la società effettua uno screening sufficiente relativo alle società operanti nella sharing mobility e dell’e-commerce di prodotti relativi alla vendita dei prodotti.
Nessuno dei player di mercato individuati offre la combinazione di servizi che offre Ride. A livello nazionale, l’unico competitor individuato è Nolox, che però non è ancora entrato nel mercato dello sharing di mezzi ad energia elettrica (biciclette e monopattini).

Business Model, Track record e strategia di sviluppo


Il business model della società è principalmente differenziato su due canali principali, Sharing ed E-commerce. Una quota dei ricavi previsti riguarderà però anche servizi di advertising.
Per quanto riguarda lo sharing, le principali fonti di ricavo vengono così differenziate:

  • B2C
      • Sharing una tantum per percorsi cittadini;
      • Sharing strutturato con metodologia di abbonamento;
  • B2B
    • Advertising su app e sui mezzi utilizzati per lo sharing;
    • Appalti di sharing mobility con amministrazioni pubbliche;

In merito alla struttura dei ricavi relativamente al modello e-commerce invece sono previste le seguenti linee di business:

  • B2C
    • Vendita di monopattini online elettrici;

 

  • B2B
    • Vendita di monopattini elettrici;
    • Vendita di biciclette elettriche 
    • Fornitura di app e mezzi in white label.

La società, stando a quanto inserito all’interno delle proiezioni economiche prevede, nell’ultimo anno di piano, di percepire più della metà dei propri ricavi (53%) dalla vendita on-line (B2B e B2C) dei proprio prodotti. Il 35% deriverà invece dai servizi di sharing e la restante parte sarà dovuta a contratti di advertising e sponsorship (12%).

 

Analisi fattori economici e strategia di sviluppo

La società ha presentato a supporto degli investitori uno specifico documento che riguarda le proiezioni economiche del business. Il Business plan risulta approfondito e specifico, analizzando anche gli assunti che hanno portato alla determinazione delle metriche presentate.
Ride prevede per il 2020 un fatturato pari a737.000€ ed un EBITDA negativo per oltre 275.000€.
La società stima di superare il Break Even Point tra il 2021 e il 2022. Infatti, proprio in quest’ultimo anno, l’EBITDA raggiungerebbe oltre 1,6 milioni di euro a fronte di un fatturato pari a oltre 18,4 milioni di euro.
Nell’ultimo anno di piano, il 2023, la società, quando avrà già la possibilità di valutare i risultati derivanti dagli investimenti effettuati negli anni precedenti, raggiungerà livelli di fatturato soddisfacenti, arrivando a superare i 27milioni di euro, con un EBITDA Margin del 16,9% attestandosi a valori superiori ai 4,5 milioni di euro.
La società presenta anche una sommaria previsione di quelle che saranno le prossime tappe di sviluppo.
Nello specifico, dopo aver lanciato nel 2020 l’e-commerce di monopattini elettrici, per i successivi due anni, l’obiettivo sarà quello di inserire nel mercato le bici Cargo e nel 2022 aprirsi al mercato europeo cercando di interpretare le necessita che il business richiederà (auto elettriche)
L’unica perplessità che abbiamo riscontrato nell’analizzare la documentazione, è relativa alla discordanza della previsione dell’EBITDA presenti in presentazione e quelle presentate in Business Plan. Per le analisi economiche effettuate sono stati tenuti in considerazione i numeri presenti in quest’ultimo documento.

Destinazione del capitale raccolto ed Exit – Strategy

Il management di Ride fornisce agli investitori una superficiale informazione relativa alla destinazione dei fondi eventualmente raccolti attraverso la campagna. Infatti, proprio come viene specificato all’interno della pagina dedicata, se raggiunto il Soft – Cap (150.000€) i fondi saranno necessari per “sviluppare la nuova business unit: per partire con la prima produzione di massa e logistica (70%) e per promuovere il nuovo prodotto (30%)”.
Nel caso invece si raggiungano cifre comprese tra i 150.000€ e l’Hard – Cap (500.000€), “ l’impegno è quello di sviluppare un nuovo mercato sharing (Genova) e rafforzare quindi il nostro posizionamento nel settore micro mobilità”.

Purtroppo, non è presente nei documenti presentati una eventuale Exit Strategy per gli investitori prevista dal management della società. Anche per quando riguarda il calcolo della valutazione Pre – Money, fissata a 3.000.000€, non è presente nessun dato che ne specifichi il metodo di calcolo.

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