Test1 su CrowdFundMe: il financial

Analisi Business Plan

Test1 ha sviluppato e brevettato una soluzione unica per il trattamento degli oil spill.
FoamFlex200 è un formulato chimico simile al poliuretano espanso che contiene un insieme di componenti chimici che ne garantiscono oleofilia e idrofobicità.
La società presenta un solo documento, il Business Plan, per trasmettere la vision aziendale ai futuri investitori.
Le informazioni risultano sufficientemente chiare. Nel documento vengono toccati i punti di essenziale importanza per la comprensione del business. La società individua i target di riferimento, propone un’analisi approfondita delle soluzioni utilizzate dai competitors e presenta un piano economico di sviluppo nel suo insieme completo ed abbastanza dettagliato.

Analisi di mercato e competitors

L’analisi della società del mercato di riferimento risulta accurata. Il management di Test1 rappresenta in modo lineare la struttura del mercato in cui sta cercando posizionamento.
Come si evince dal documento messo a disposizione, la forte innovazione dettata dal materiale brevettato pone la società al di sopra, sia in termini di risultato, sia in termini di effetto costi/benefici dei competitors.
Il mercato è caratterizzato da soluzioni poco efficaci:

  • In situ Burning: solo per strato superficiale, inquina atmosfera;
  • Skimmer e Pompe: inutilizzabile in molte situazioni, inefficiente (recupera circa 80% di acqua e 20% di olio);
  • Assorbenti oleofili: non riutilizzabili. Generano enorme volume di rifiuti contaminati e sono utilizzabili solo in mini spill;
  • Disperdenti chimici: tossici, molto dannoso per l’ambiente e le specie viventi (compresi gli esseri umani). Disperdono l’inquinamento nel mare senza recuperarlo. In pratica, servono solo a nascondere il problema;
  • Biorimedi: efficaci solo in fase finale di pulizia, con bassi quantitativi di olio.

Test1 attraverso FoamFlex200 intercetta la maggior parte delle problematiche che derivano dall’utilizzo di questi metodi. Il brevetto depositato risulta estremamente forte per la difficile riproduzione dell’equilibrio tra i componenti del materiale.
Nel documento non vi è una determinazione specifica di TAM, SAM e TOM di mercato. La società si limita a fornire alcuni dati sul mercato nella sua totalità.
Si parla di un mercato effettivo che ogni anno si attesta su valori di fatturato vicini ai 130 miliardi di dollari, con un costo medio di sversamento per tonnellata che oscilla tra i 2.000 e i 30.000 dollari per tonnellata ed un CAGR annuo del 4%.

Business model e strategia di sviluppo


Il management di Test1 ha molto chiare le idee da perseguire in termini di sviluppo del business.
Nella documentazione vengono identificati gli eventi in cui l’utilizzo della soluzione FoamFlex200 potrebbe risultare efficiente:

  • Mega disastro. Sversamento di più di 5.000 tonnellate e costo del clean up di oltre 28 mln di dollari;
  • Grande disastro. Sversamento di più ci 700 tonnellate e costo del clean up di circa 7 milioni di euro;
  • Disastro medie dimensioni. Sversamento tra 34 e 700 tonnellate con costo di clean up di oltre 3,4 milioni di dollari;
  • Sversamenti di routine. Sversamenti inferiori alle 34 tonnellate e costo di clean up che varia tra i 900 mila dollari e 1,5 milioni;
  • Rilascio di pozzi esauriti. Sversamenti giornalieri tra 10 e 3.000 tonnellate che portano a costi di clean up continui che attestano il valore di questi fino a 28 milioni di dollari annui.

Per quanto riguarda le prime due categorie, Mega e Grande disastro, allo stato attuale dello sviluppo del prodotto, non è ancora possibile fornire servizi del genere. Ovviamente la società, comprendendo l’opportunità di mercato, ha già avviato partnership con alcune realtà che stanno ideando un sistema ingegnerizzato per l’utilizzo di FoamFlex200.
Per quanto riguarda invece i disastri di media entità, l’utilizzo del prodotto è utilizzabile anche alle condizioni odierne di Ricerca e Sviluppo.
La società ha l’obiettivo di effettuare anche un service completo per la risoluzione della totalità del problema.
Infatti, lo studio dei costi e dei ricavi relativi a questo tipo di casistica condurrebbero a valori di
EBITDA sulle intere operazioni di circa l’80%. Per quanto riguarda invece i servizi di clean up continui relativi a sversamenti giornalieri, la società individua forti barriere all’entrata per la fornitura di servizi integrati e continui.
Da quanto riportato nel Business Plan, si evince un focus importante di Test1 che si muove su due opportunità di mercato. La prima è quella dell’utilizzo del sistema as is, la seconda prevede lo sviluppo di tecnologie a supporto del prodotto che possano far si che questo venga utilizzato anche in situazioni complesse, con la prospettiva di fornire un servizio sempre più completo.

Analisi economica 

All’interno del documento la società fornisce due scenari che riguardano le previsioni finanziarie per i prossimi anni.
La società effettua una differenza sostanziale nei due scenari, tra loro complementari, che riguarda sostanzialmente l’apporto di capitali in società.

  • Il primo scenario prende in considerazione il solo round di investimento relativo al crowdfunding (massimo 2 milioni di euro totali) e si tiene in considerazione la situazione congiunturale relativa al Covid – 19 che limita le relazioni internazionali, prevede uno sviluppo meno sostenuto. La società supererà il Break Even Point durante il terzo anno di piano con un fatturato di circa 5.300.000€ e costi totali per quasi 4.700.000€ ed un utile netto di circa 580.000€. Stando a quanto illustrato nel business plan la società prevede di arrivare a regime a fatturare nell’ultimo anno di piano poco meno di 44.900.000€ con un risultato netto di circa 15.000.000€ con un CAGR nei 4 anni pari al 200%.
  • Il secondo scenario invece, va a considerare un apporto di capitale superiore attraverso diversi round di investimento per un totale di 6 milioni di euro. Questo scenario è stato strutturato a valle di alcuni interessamenti da parte di Venture Capitalist al progetto.
    In questo caso la società prevede il superamento del Break Even Point sempre al terzo anno di attività raggiungendo un fatturato di oltre 23.240.000€ con costi totali pari a 14.100.000€ ed un utile netto di oltre 6.900.000€. Nell’ultimo anno di piano, quando i frutti degli investimenti effettuati daranno risultati tangibili, la società prevede un fatturato di circa 175.000.000€ a fronte di costi totali per 77.744.000€, un utile netto di oltre 71.000.000€ ed un CAGR sul fatturato di oltre il 320%.

Risultati Raggiunti, capitale raccolto e valutazione Pre – Money

La società rappresenta in modo chiaro anche i risultati raggiunti negli anni precedenti di attività.
Test1 nasce nel 2014 per finalizzare un prodotto sostenibile ed economico. Dopo due anni di sviluppo, nel 2016 viene brevettato FoamFlex200. Dopo questo processo la società ha ricevuto diversi riconoscimenti sia in ambito prettamente ambientale, sia per quanto riguarda premi specifici assegnati a start up di settore.
Nel
2017 vengono standardizzati i processi di produzione del materiale e l’anno successivo viene selezionata tra le 10 start up nel settore Oil&Gas da OGTC Aberdeen. Nel 2019 inizia la commercializzazione. Viene conseguito nello stesso anno il certificato di eccellenza dall’Unione Europea contestualmente alla strutturazione di un nuovo laboratorio con annesso impianto produttivo.
Il management societario offre anche quella che sarà la panoramica dell’investimento che Test1 effettuerà con il capitale raccolto dall’operazione di Equity crowdfunding, senza però effettuare differenze a seconda che verranno raggiunti risultati più vicini al Soft – Cap (300.000€) o all’Hard – Cap (2.000.000€).
Nello specifico la i fondi verranno impiegati in 5 specifiche aree:

  • 40% verrà utilizzato per comunicazione e struttura societaria; 
  • 28% per Ricerca e Sviluppo ed ingegnerizzazione;
  • 17% utilizzato per assunzione di personale;
  • 10% in costi gestionali;
  • 5% stock ed emergenze.

Purtroppo, all’interno dei documenti non c’è traccia di spiegazioni che riguardino la formulazione ed il calcolo della valutazione Pre – Money della società fissa a 10.000.000€.  Anche relativamente alla exit strategy non vi sono prospettive validate dalla società per i futuri soci di Test1.

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