Verde21 su Extrafunding: il financial

Analisi Business Plan

Verde 21 è una PMI innovativa nata con lo scopo di progettare e fabbricare sistemi energetici integrati ad alto valore tecnologico. La società ha brevettato e prodotto diversi dispositivi, Dynamo machine, che producono ed accumulano energia termica ed elettrica combinando sistemi termici e fotovoltaici di accumulo.
La società fornisce ai potenziali investitori esclusivamente un documento che ha lo scopo di trasferire la mission aziendale e i dati economici prospettici.
Il contenuto dei documenti risulta sufficiente. Vengono affrontati quasi tutti i temi di principale importanza per gli investitori. È presente un’analisi del mercato di riferimento, la visione prospettica dei principali indicatori finanziari e un’approfondita rappresentazione dei vantaggi economici ed ambientali che la tecnologia fornisce.

Analisi di mercato

Nell’analizzare il documento, è possibile riscontrare un’analisi del mercato della società. Il management di Verde21 individua TAM, SAM e SOM per le soluzioni sostenibili che propone:

  • TAM o mercato potenziale totale: 119 GW di energia, 1.5Mil di pompe di calore e circa 1.3Mil di prodotti smart city;
  • SAM o mercato servibile totale: 100GW di energia, 600k di pompe di calore e 300k dispositivi smart city;
  • TOM o la quota di mercato raggiungibile stimata intorno al 0,002%, 20MW, 3.000 pompe di calore e 500 dispositivi smart city.

Verde 21 pone al centro della sua presentazione i vantaggi competitivi rispetto ai propri competitors anche se manca un’analisi approfondita di questi.
Nello specifico il sistema restituisce agli utilizzatori prestazioni ottimizzate ed efficienti data la sua costituzione da sistemi integrati di produzione di energia. Infatti, il design 3D di cui la società è proprietaria, con brevetto depositato, aumenta di circa 20 volte la produzione di energia solare.
L’approccio di vendita che prevede una disintermediazione tra cliente e produttore permette anche l’applicazione di un prezzo più competitivo e che dovrebbe permettere una penetrazione nel mercato molto più intensa rispetto ai competitors. Inoltre, trattandosi di una società benefit, Dynamo può operare secondo criteri ESG riducendo al massimo i rischi legato alla governance.

Offerta, track record e sviluppo

La società nel documento presentato sottolinea una grande attenzione alla ricerca e allo sviluppo di nuovi dispositivi. Ad oggi, anche se la società è in possesso di molti brevetti e lavora per registrarne altri, i prodotti commercializzati sono 4:

  • D6 – Cubo ;
  • Monolite 1.4.9;
  • D8 Piramide
  • D12 Dodecaedro (in fase di industrializzazione).

Tutti i prodotti elencati possono essere acquistati in diverse grandezze e con differenti capacità produttive e di accumulo di energia. Ovviamente, come già specificato tutti i dispositivi forniscono energia elettrica e termica. Proprio a sottolineare l’attenzione che il management pone sullo sviluppo di nuove soluzioni energetiche, la società a breve proporrà un’ lternativa, la torre solare, che in questo momento è in fase di offering sul mercato. Tale tecnologia è stata sviluppata in partnership con l’ingegneria Giuliani SpA: “La Torre Solare rappresenta una soluzione ottimale per edifici energivori che si trovano in un contesto urbano, e che dunque non possono sfruttare ampie superfici da destinare ai pannelli fotovoltaici tradizionali o che si trovano in aree di particolare pregio architettonico”.
Per quanto riguarda lo sviluppo futuro sono già stati conclusi un round di investimento attraverso una prima esperienza di crowdfunding raccogliendo circa 220 mila euro nel 2017 ed un apporto di capitale avvenuto attraverso l’investimento di un club deal avvenuto nel 2019 di 750 mila euro. La società punta nel 2021 di concludere il presente aumento di capitale attraverso una seconda offerta in Equity Crowdfunding.
Nel 2022 la società vorrebbe raggiungere l’
internazionalizzazione, arrivando a vendere in tutta Europa e Svizzera delle vendite e per il 2023 avere una copertura in USA e Cina

Proiezioni economiche

La società fornisce alcune metriche economiche utili all’investitore per comprendere l’evoluzione di Dynamo.
Nello specifico la società fornisce un piano industriale a 6 anni in cui è rappresentata una progressione dei ricavi che passano da 1,8 milioni al primo anno fino ad arrivare a circa 65 milioni al sesto anno con CAGR di circa il 100% nei sei anni. La società afferma che già dal 3 anno di fatturazione il costo unitario sarà inferiore grazie alla integrazione con altri sistemi tecnologici.
La società poi pone un accento maggiore su un’analisi a breve periodo, prendendo in analisi i primi tre anni del piano industriale. Al terzo anno la società genererà quasi 18 milioni di ricavi con un gross margin di oltre il 52% ed un EBITDA margin superiore al 20%. Per attuare il piano prefissato, ha come obiettivo la vendita di circa 100 Dynamo al mese entro il terzo anno di attività anche se sorge qualche dubbio sulla sostenibilità di produzione dei macchinari.
Il management di Verde21 prevede di superare il punto di pareggio (Break Even Point) entro il secondo anno di attività vendendo circa 300 macchine durante l’anno. Il fatturato sarà pari a circa 6,5 milioni di euro con un gross margin di oltre il 40% ed una variazione positiva rispetto all’anno precedente di oltre il 260%.
La società ha effettuato una corretta analisi anche sul fabbisogno di cash per sostenere il business. Durante i primi due anni verranno “bruciati” oltre 730.000€ che grazie ai precedenti round di investimento sono già stati immessi in società oltre a circa 320.000€ di work for equity di differenti partner societari. Dynamo genererà flussi di cassa positivi durante il terzo anno di piano arrivando a valori superiori ad 1,1 milioni di euro.

Destinazione del capitale raccolto e valutazione Pre – Money 

All’interno del documento presentato la società effettua anche un’analisi sull’utilizzo dei fondi nel primo anno di piano, senza però prevedere una distinzione a seconda che la società raggiunga cifre più vicine al Soft – Cap (200.000€) o al Hard – Cap (900.000€).
Nello specifico gli investimenti saranno cosi suddivisi:

  • 32% del capitale sarà destinata a capitale circolante;
  • 32% sarà utilizzato per effettuare investimenti sullo sviluppo del prodotto e sulle certificazioni;
  • 19% dei fondi verrà destinato al nuovo personale da inserire in società;
  • 7% in costi variabili;
  • 6% per implementare la rete commerciale;
  • 4% del capitale verrà utilizzato in attività di marketing finalizzate al brand awareness.

Purtroppo, nella documentazione messa a disposizione da Verde21 non è presente alcuna spiegazione che riguardi i metodi di calcolo o il calcolo stesso della valutazione Pre – Money della società fissata a 11.500.000€.

Vai alla campagna