WeCity su Opstart: il financial

Analisi Business Plan

La base documentale a supporto della campagna è composta, oltre che dai documenti societari, dal business plan con le informazioni necessarie per comprendere il business model e il mercato di riferimento della società.

La descrizione nel business plan risulta chiara ed esaustiva, tuttavia, non sono chiari gli assunti alla base dei dati prospettici di costi e ricavi. Inoltre, nulla viene spiegato in merito alla valutazione Pre-Money.

Analisi Mercato

L’idea di WeCity nasce dalla decisione dell’Unione Europea. Nel 2005 l’UE ha lanciato l’European Emission Trading Scheme (EU ETS), un meccanismo finanziario di compravendita di emissioni di CO2.
Il meccanismo prevede che una serie di soggetti “obbligati” debbano ridurre annualmente le loro emissioni, in maniera diretta o comprando diritti emissivi da soggetti “virtuosi” che hanno ridotto le proprie emissioni più di quanto richiesto.
La domanda che si è posta WeCity è: visto che il settore dei trasporti genera quasi un terzo delle emissioni climalteranti a livello globale, e chi si sposta a piedi, in bici, con i mezzi pubblici o condividendo l’auto azzera o riduce tali emissioni, perché non provare a monetizzare sul mercato della CO2 le emissioni evitate dagli utenti?

Il Business model

WeCity ha a tal proposito sviluppato una piattaforma digitale che, grazie alla propria tecnologia, rendiconta gli spostamenti di soggetti privati per allocare i relativi risparmi di CO2 sul mercato secondario.
WeCity premia ogni forma di mobilità sostenibile grazie ad incentivi e gamification generando un cambio comportamentale negli utenti in modo da favorire gli spostamenti a piedi, l’uso della bicicletta e del trasporto pubblico, a scapito dell’auto privata.

La riduzione delle emissioni di CO2, ottenuta lasciando l’auto in garage, è monetizzata grazie all’algoritmo brevettato per l’individuazione del mezzo di trasporto (n. Brevetto 102015000068252) e alla certificazione ISO14064-II, che permette di collocare sul mercato volontario della CO2 i titoli generati.

Il business model di WeCity unisce la solidità di un approccio tradizionale, basato su un portafoglio clienti fatto di Amministrazioni ed imprese, ad uno innovativo e scalabile, tipico del mondo digitale.

Al crescere della community vengono attivate le revenue stream legate alla monetizzazione dei crediti emissivi di CO2, dei titoli di efficienza energetica (previsto già nel corso del 2020), e dell’uso dei dati di mobilità per la pianificazione urbanistica, il marketing e l’advertising.
Questi ricavi, previsti nel 2020 pari al 10% del fatturato complessivo, cresceranno più velocemente dei servizi, diventando predominanti a partire dal 2023.

Non è presente un’analisi del mercato e dei competitor nel Business Plan, si parla solo di trend sanitari ed economici che fanno presagire una riduzione dell’utilizzo dei mezzi privati.
Secondo Deloitte, entro il 2030 oltre 150 Milioni di persone in tutta Europa abbandoneranno almeno parzialmente l’auto privata negli spostamenti quotidiani. I km percorsi in bici, in trasporto pubblico, monopattino e car-sharing passeranno da 0.1 a 5.8 Trilioni di km, con un aumento medio annuale di oltre il 57%.

Execution Plan

WeCity nasce nel settembre 2012, ma dal 2017 inizia il progetto così come presentato in piattaforma.

  • Nel 2017 WeCity ha ottenuto il primo tassello per monetizzare il proprio progetto, la certificazione CO2 ISO 14064-II.
  • Nel 2018 ha ottenuto il brevetto italiano sull’algoritmo relativo all’individuazione del mezzo di trasporto utilizzato dall’utente.
  • Nel 2019 sono stati ingaggiati i primi clienti: aziende, pubbliche amministrazioni e società di trasporto pubblico.
  • Da agosto 2020 inizierà ad essere remunerata dal GSE per il risparmio di energia procurato.
  • Nel 2021 sarà pronta la nuova app di gamification per consolidare ed espandere la community.
  • Nel 2022 inizierà la monetizzazione della CO2 grazie all’espansione della base utenti e alla collocazione della CO2 nel mercato secondario.
  • 2023: primi obiettivi di fatturato (1.8 milioni di euro), di utenti attivi (150.000) e di clienti corporate/PA.

Analisi Financials Progetto

Gli ultimi due bilanci depositati del 2018 e al 2019 rilevano ricavi rispettivamente di 155.594 € e 112.710 €. I ricavi previsionali, dal 2020, sono di 235.000 € con una crescita stimata del 110%.
La crescita negli anni a seguire è compresa tra il 90% e il 105%, arrivando al 2023 a ricavi per 1.792.000 €.
La crescita dell’EBITDA risulta più sostenuta, con tassi di crescita più alti. Si pensi che tra il 2022 e il 2023 la crescita percentuale stimata dell’EBITDA è pari al 181%.

I fondi raccolti tramite crowdfunding saranno destinati come segue:

  • In caso di raggiungimento del soft cap (50.000 €), i fondi saranno utilizzati per aggiornare l’algoritmo (75%) e per aggiornare le certificazioni necessarie alla contabilizzazione delle emissioni (25%).
  • In caso di raggiungimento del hard cap, 50.000 € saranno utilizzati come già descritto, mentre i restanti 250.000 € saranno utilizzati per sviluppare la versione gamificata di Wecity, e nello specifico il 50% dei fondi (125.000 €) sarà destinato allo sviluppo software, il 25% nella definizione delle strategie di gamification (62.500 €) e il restante 25% (62.500 €) per la campagna di marketing digitale.

Valutazione Pre-Money

La size di investimento richiesta, tra 50.000 € e 300.000 € risulta in linea con la dimensione dell’azienda, ancora in una fase iniziale e ancora non operativa sul fronte dei ricavi.

La valutazione Pre-Money è di 1.500.000 €, ma nulla viene descritto all’interno del business plan sul modalità di calcolo di tale valore, che risulta sovrastimato rispetto allo stadio dimensionale dell’azienda.

Exit Strategy e Calcolo del TIR

WeCity prevede diverse strategie di exit per i propri sottoscrittori:

  • Acquisizione da parte di società attive nella pianificazione urbanistica. I big player del settore investono per ogni progetto centinaia di migliaia di euro per raccogliere dati di mobilità su cui fondare le loro analisi.
    WeCity offre la possibilità di avere questi dati nella fase iniziale e di monitorare continuamente impatto e d efficacia delle soluzioni adottate.
  • Acquisizione da operatore nazionale di mobilità. Con il declino dell’auto privata, la mobilità come servizio (Mobility As a Service, MAAS) rappresenta una enorme opportunità per i grandi operatori, che possono fornire un servizio porta-a-porta e non limitarsi per esempio al trasporto su ferro. (FS si è già mossa in questo senso acquistando la società del Trasporto Pubblico di Firenze, e alcune realtà di bike-sharing.)
  • Acquisizione da community digitale globale.
  • Quotazione presso AIM Italia, mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di sviluppo e crescita.

Le quote offrono diritti patrimoniali e alcuni diritti a loro tutela: Diritto di recesso, Diritto di co-vendita senza limiti temporali (Tag Along).

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