Notarify: l’intervista a Federico Monti, il fondatore

Federico Monti ha  lavorato per diversi anni come Consulente Finanziario.

Cresciuto in un’Agenzia Assicurativa e  da sempre intermediario, da bambino il suo sogno era avere una Banca. Viveva stabilmente in Trentino,  ora è pendolare da Milano.

E’ il fondatore del progetto ZeroBanks, un movimento per la Zero Economy, e ha ideato la piattaforma “Notarify” per notarizzare su Blockchain. Un giornalista l’ha definita “l’anello mancante” poiché, secondo lui, è “il primo progetto serio e operativo che rende alla portata di tutti questa tecnologia”. Ha parlato di Blockchain e Crittovalute in diversi programmi radiofonici e televisivi (anche a Le Iene), negli ultimi anni ho formato centinaia di professionisti su queste materie.  Appassionato di musica (anche metal ed elettronica), ama gli sport all’aria aperta, pratico yoga e meditazione, si diletta a scrivere per alcune testate giornalistiche in merito a diversi temi (economia, filosofia, musica, tecnologia, FinTech). E’ il fondatore dell’Associazione Culturale NUIT, che organizza eventi e fa formazione con l’obiettivo di portare benessere nelle aziende. Tra i suo partner principali vi  sono Confcommercio, SEAC, Servizi Imprese e Trentino Sviluppo. Crede che solo una vita vissuta per gli altri è una vita degna di essere vissuta.

La campagna di raccolta fondi di B-ZERO Srl, il cui progetto principale è quello di Notarify, si è svolta su StarsUp nel 2019 e su OpStart nel 2020.

Quando e come è nata l’idea del vostro prodotto/servizio?

E’ nata qualche anno fa quando ancora lavoravo in Trentino. Ho scoperto che un cliente aveva modificato un contratto di fornitura tramite Photoshop omettendo un paragrafo intero e riportando sia le nostre che le loro firme, modificando quindi i termini dell’accordo a loro favore. Da li l’idea per proteggere in primis me stesso ma anche tutti gli altri da situazioni del genere.

Perché hai scelto per la tua azienda il finanziamento tramite l’equity crowdfunding?

E’ una vetrina importante e ti permette di raccogliere investitori anche senza passare dai canali classici come banche, finanziarie ecc. Inoltre il crowdfunding, un po’ come la Blockchain, è democratico ed accessibile a tutti.

Quali sono le principali criticità che hai incontrato durante il processo di elaborazione e di raccolta della campagna?

Nessuna in particolare. Qualche piccolo problema nel momento di conversione delle pre-adesioni in offerta vera e propria ma nulla di che.

Il team della società è ancora quello originale? Ci sono state nuove entrate o qualcuno è uscito?

Siamo praticamente sempre gli stessi che hanno iniziato. Abbiamo aggiunto qualche figura professionale molto giovane perché noi di Notarify crediamo nel futuro e chi meglio dei giovani per guardare al futuro?

Il progetto sta continuando oppure è terminato, come sta andando?

Al momento siamo a posto, se dovessimo lanciare un altro round di finanziamenti non sarà sicuramente in tempi brevi.

Come interagisci con i tuoi investitori, quali feedback hai da loro?

Mi piace interagire in maniera diretta con gli investitori, nel limite dei miei impegni e delle mie possibilità. In caso contrario i miei collaboratori più stretti hanno sempre un contatto diretto con tutti per mantenere sempre rapida ed efficace la catena del feedback.

Ripeteresti l’esperienza del crowdfunding?

Si, ci siamo trovati molto bene e oltre a trovare tante persone che hanno deciso di fare loro il nostro sogno abbiamo ottenuto moltissimi contatti utili allo sviluppo dell’azienda.