NTERILIZER: l’intervista a Lodovico Parmegiani, fondatore

Lodovico Parmegiani, embriologo, criobiologo. Più di 20 anni di esperienza in embriologia, attualmente Head of embryology del gruppo NextClinics International (network di 20 cliniche). Direttore laboratori Centri Medici GynePro. Key Opinion Leader nel settore della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Professore e lecturer a contratto. E’ stato consulente scientifico per Origio-Coopersurgical Danimarca, Irvine-Fujifilm USA, Merck Germania, Biopsybell Italia. Ha inventato, sviluppato e ottimizzato dispositivi e metodi per l’embriologia clinica umana e ha pubblicato quasi 100 articoli e capitoli di libri in questo campo. È redattore di riviste scientifiche internazionali. Lodo è un tutor molto richiesto per workshop pratici ed ha organizzato e presieduto numerosi congressi, simposi e corsi.

La campagna di raccolta fondi di NTERILIZER è stata effettuata nel 2019 e nel 2020 su BacktoWork.

Quando e come è nata l’idea del vostro prodotto/servizio?

L’idea nasce da una necessità che si è creata nel mondo della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) Umana, dal quale provengo. Circa 10 anni fa è stato messo a punto nelle più importanti cliniche di PMA un protocollo di congelamento che aumentava la sopravvivenza delle cellule riproduttive umane, permettendo a quasi tutti gli embrioni di sopravvivere alla procedura di congelamento e scongelamento (prima ne sopravviveva solo il 60%). Il protocollo prevede l’immersione diretta delle cellule in azoto liquido. L’azoto così come congela le cellule ed i tessuti, congela anche batteri e virus presenti durante la manipolazione. quindi in questo settore nasce forte l’esigenza di sterilizzare l’azoto prima dell’uso. NTERILIZER permette di sterilizzare l’azoto con la radiazione ultravioletta prima dell’uso per qualsiasi applicazione: settore medicale, farmaceutico, food and beverage.

Perché hai scelto per la tua azienda il finanziamento tramite l’equity crowdfunding?

Perché permette di dare molta visibilità alla startup

Quali sono le principali criticità che hai incontrato durante il processo di elaborazione e di raccolta della campagna?

Spiegare ai potenziali sottoscrittori, che l’investimento in StartUp è illiquido e che si tratta di un investimento ad alto rischio.

Il team della società è ancora quello originale? Ci sono state nuove entrate o qualcuno è uscito? 

Ci sono state entrate ed uscite, arrivi e partenze…Il team ora è molto variegato. Gli ultimi inserimenti hanno riguardato il nuovo board scientifico, con scienziati di caratura internazionale e l’apertura della divisione food, diretta da un manager di alto profilo Marco Sorrentino.

Il progetto sta continuando oppure è terminato, come sta andando?

Stiamo preparando la “scale up” della nostra tecnologia dal settore della PMA (per il quale abbiamo sviluppato un Dispositivo Medicale Classe II A registrato al ministero) a quello degli impianti industriali per grandi ospedali, biobanche, stabilimenti farmaceutici, food and beverage.

Come interagisci con i tuoi investitori, quali feedback hai da loro?

Abbiamo una sezione del nostro sito dedicata ai soci, con accesso riservato. Inoltre inviamo delle newsletter periodiche per aggiornarli sulle novità.

Ripeteresti l’esperienza del crowdfunding?

Certamente!