Winelivery, l’app per bere: l’intervista a Francesco Magro, fondatore

Francesco Magro, classe 1987, di Tirano, si è laureato alla magistrale in Bocconi e ha iniziato subito a lavorare nel mondo della consulenza, occupandosi di progetti di innovazione e digital…poi è arrivata Winelivery.
La campagna di raccolta fondi di Winelivery è stata effettuata nel 2017 e nel 2018 su CrowdfundMe.

Quando e come è nata l’idea del vostro prodotto/servizio?

L’idea nasce nel 2015, a febbraio, durante una cena tra amici in cui finisce il vino e restiamo letteralmente a bocca asciutta. Finita l’ultima bottiglia abbiamo iniziato a cercare su google “Consegna a domicilio vino” e dalla ricerca non ci viene restituito nulla… E qui ci siamo messi la pulce nell’orecchio, volendo capire se potesse essere una strada percorribile abbiamo fatto qualche ricerca e scoperto che oltreoceano esistevano già dei servizi che offrivano la delivery di alcolici a domicilio e stavano raccogliendo importanti investimenti. Winelivery apre il servizio a gennaio 2016 nella città di Milano e attualmente è attiva in più di 50 città italiane.

Perché hai scelto per la tua azienda il finanziamento tramite l’equity crowdfunding?

La scelta iniziale, nel 2016, è stata incidentale: ci è capitata l’occasione di provare a fare una campagna e l’abbiamo fatto. Successivamente, abbiamo deciso di utilizzare nuovamente questo strumento poiché la raccolta fondi mediante crowdfunding porta una serie di vantaggi che vanno oltre la raccolta del mero capitale come, ad esempio, gli effetti di marketing e di lead generation.

Quali sono le principali criticità che hai incontrato durante il processo di elaborazione e di raccolta della campagna?

Grazie al supporto del team di CrowdfundMe non abbiamo avuto particolari difficoltà, forse solo nella prima, all’inizio, la campagna arrancava un po’, ma poi mettendoci la faccia e incontrando i potenziali investitori online tutto è andato per il meglio in brevissimo tempo.

Il team della società è ancora quello originale? Ci sono state nuove entrate o qualcuno è uscito?

Il team di Winelivery è in costante evoluzione, sono rimasti i Founder, ma in questi 3 anni di tempo siamo passati da 3 a oltre 30 collaboratori con ormai centinaia di fattorini in tutta italia.

Il progetto sta continuando oppure è terminato, come sta andando?

Winelivery è una realtà che esiste e continua a crescere con ritmi esponenziali, partita dalla città di Milano, offrendo solo il servizio di consegna a domicilio di bevande alcoliche attualmente è attiva su oltre 50 città e il suo modello di business si è evoluto. Attualmente Winelivery oltre ad offrire un servizio di consegna a domicilio dalle caratteristiche uniche, delivery in 30 minuti garantendo la temperatura di degustazione, è diventata anche una piattaforma media, attraverso cui brand e produttori comunicano i propri prodotti e ottengono feedback dai consumatori.

Come interagisci con i tuoi investitori, quali feedback hai da loro?

Abbiamo un processo di investor relator che prevede comunicazioni ufficiali su base trimestrale cui si affianca una casella mail dedicata agli investitori per il Q&A di tutti i giorni. Per quello che ne mi dicono, sono soddisfatti di come gestiamo la comunicazione… ma dovresti chiederlo a loro!

Ripeteresti l’esperienza del crowdfunding?

L’esperienza del crowdfunding l’abbiamo ripetuta ben tre volte con tre campagne di grande successo, credo che per Winelivery possa bastare…ma non si sa mai!