Il lending crowdfunding è una tipologia di crowdfunding con cui privati, professionisti, imprese e prestatori istituzionali possono concedere un prestito, a privati o a imprese, attraverso specifiche piattaforme online. Come ricompensa per il denaro prestato, i prestatori ricevono gli interessi e poi il rimborso del prestito concesso.
A chi è rivolto il lending crowdfunding?
In base alle dimensioni del prestito e ai soggetti coinvolti, esistono varie tipologie di lending crowdfunding: il micro-lending, ad esempio, prevede prestiti di entità minime tra privati con redditi bassi; il peer to peer lending, il più diffuso, è una modalità di lending con cui si concede un prestito a un soggetto della stessa categoria (ad esempio, da privato a privato). Esistono poi le piattaforme business oriented, cioè specializzate in prestiti alle imprese, e quelle consumer oriented, specializzate in prestiti ai privati.
Quali sono i soggetti che possono prestare denaro nel lending crowdfunding?
I prestatori comprendono soggetti privati, persone giuridiche (società) e prestatori istituzionali. Ciascuno di questi ha delle caratteristiche e dei requisiti precisi per poter prestare denaro tramite le piattaforme di lending crowdfunding.
I soggetti privati
I prestatori devono avere almeno 18 anni e un codice fiscale italiano. Inoltre, devono avere la residenza in un Paese dell’Unione Europea o comunque situato in Europa ed essere titolari o cointestatari di un conto corrente bancario in un Paese SEPA (Area Unica per i Pagamenti in euro) presso qualsiasi banca o intermediario abilitato, che non svolge professionalmente l’attività di concessione di finanziamenti in modo professionale.
Le persone giuridiche
Qualsiasi tipo di società, di capitali o di persone, può diventare prestatore. Anche in questo caso, i requisiti prevedono la sede legale della società in un Paese UE o comunque in Europa e un conto corrente della società in un Paese SEPA presso qualsiasi banca o intermediario abilitato.
I prestatori istituzionali
In base alle direttive MiFID, i prestatori istituzionali sono autorizzati o regolamentati ad operare nei mercati finanziari e hanno la sede legale in Italia, in Europa o al di fuori dell’UE.
Questi soggetti comprendono principalmente:
- Banche, imprese di investimento e altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati
- Imprese di assicurazione
- OICR (organismi di investimento collettivo)
- Fondi pensione
- Agenti di cambio e società fiduciarie dinamiche
- Divisione Banco Posta di Poste Italiane S.p.A.
- Istituti di moneta elettronica
- Fondazioni bancarie e intermediari finanziari iscritti nell’albo in base all’art. 106 del Testo Unico Bancario (TUB)